Dl Lavoro, governo incassa fiducia

Roma, 23 apr. (Adnkronos/Ign) - Via libera della Camera alla fiducia sul decreto legge lavoro con 344 voti favorevoli e 184 contrari. I lavori proseguono con l'esame degli ordini del giorno; domani intorno alle 12,00 è previsto il voto finale del provvedimento. Il dl passerà quindi al Senato per la seconda lettura.

"Il Nuovo Centrodestra per senso di responsabilità ha votato alla Camera la fiducia al dl sul lavoro, ma, in seconda lettura al Senato, sarà necessario trovare un punto di mediazione per introdurre modifiche", ha detto dopo il voto Renato Schifani, senatore del Nuovo Centrodestra.

Getta acqua sul fuoco il Pd. "A smentire la propaganda delle opposizioni, che da due giorni parlano di crisi della maggioranza, con 344 voti il Governo Renzi ha ottenuto la fiducia sul decreto Lavoro che domani sarà approvato per passare al Senato ed essere convertito entro i termini. Si tratta di un tassello parziale, ma importante di una politica piu' ampia di riforme", dice la vice presidente della Camera, Marina Sereni. "C'è stato dibattito tra le forze della maggioranza, è' vero, ma il confronto - che continuerà al Senato, soprattutto in vista della legge delega - va depurato da ogni tentazione ideologica e ricondotto allo spirito pragmatico che ha animato il ministro Poletti".

Il Dl Lavoro è "un grande passo avanti rispetto alla riforma Fornero, un grande avanzamento", aveva detto prima del voto il ministro Angelino Alfano a Milano. "Noi siamo - ha precisato - per votare la fiducia al decreto e al governo". "Il governo - spiega il ministro facendo riferimento alla 'spaccatura' emersa ieri - aveva approvato un testo a cui avevamo dato 10 e lode". Poi, "la sinistra del Pd ha fatto fare alcune modifiche che noi non condividiamo". Ma, ribadisce Alfano, "noi siamo per votare la fiducia sul Dl Lavoro". E a chi gli chiedeva se fosse a rischio la tenuta del Governo se non passassero le modifiche al Dl Lavoro volute da Ncd al Senato ha risposto: "Il governo vive un momento di luna di miele con il Paese. Noi vogliamo essere acceleratori di questo cambiamento e sosteniamo il Governo, che non corre alcun rischio".