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Dl Sud è legge

01 agosto 2017 | 17.39
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Via libera definitivo dell'aula della Camera al decreto sullo sviluppo del Mezzogiorno, con 276 voti a favore e 121 contrari. "Decreto Sud è legge. Condizioni più vantaggiose per investimenti e lavoro. Un'occasione per l'Italia" scrive su Twitter il premier Paolo Gentiloni.

TUTTI GLI INTERVENTI

"Appena il provvedimento sarà in Gazzetta Ufficiale, il Sud avrà a disposizione un ulteriore efficace strumento a sostegno della crescita, in aggiunta al precedente decreto Sud dell'inverno scorso e ai Patti per il Sud. Un insieme di misure che toccano tutti i tasti delle problematiche del Mezzogiorno finalizzate ad accompagnare e sostenere quella ripresa di cui da due anni, secondo tutti gli indicatori, ci sono segnali confortanti". Così il ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno, Claudio De Vincenti, ha commentato il voto finale.

"Il Governo, da tre anni a questa parte - ha aggiunto - lavora con determinazione a centrare l'obiettivo della crescita del Meridione. E con questo provvedimento riteniamo di aver dato una bella spinta. Quasi tre miliardi e mezzo di risorse destinate al Sud, tutte risorse nazionali, tutte destinate a stimolare investimenti e a creare occupazione, soprattutto giovanile".

"Ai benaltristi, quelli cioè per i quali serve sempre ben altro - ha concluso - dico che il tasso di riformismo di questo esecutivo si misura sulle cose fatte, non sui proclami".

E Confindustria esprime il proprio apprezzamento per la conclusione dell'iter parlamentare del provvedimento che, dice viale dell'Astronomia, "completa il quadro di interventi a sostegno della natalità imprenditoriale e del rilancio degli investimenti al Sud avviato nei mesi scorsi e si è arricchito, durante l'iter parlamentare, di ulteriori misure a sostegno della competitività, alcune, peraltro, di portata generale".

"Bene hanno fatto il Parlamento e il Governo - prosegue la nota - a prorogare al 30 settembre 2018 il termine per la consegna dei beni per i quali è possibile fruire dell'iperammortamento, recependo una proposta avanzata da Confindustria e intercettando così la vivacità del sistema produttivo che sta sperimentando con successo il Piano Industria 4.0.".

"I processi di innovazione tecnologica in atto potranno essere ulteriormente favoriti anche grazie alla norma, approvata nel corso del passaggio al Senato, di riconoscimento dei cluster tecnologici nazionali, per favorire la collaborazione tra le imprese e il mondo della ricerca pubblica e privata. Positivi, poiché orientati all'attrazione degli investimenti e alla valorizzazione delle aree portuali nei territori meridionali, anche gli interventi per l'istituzione delle Zone Economiche Speciali, su cui sarà ora decisiva la celerità dell'iter attuativo", concludono gli imprenditori.

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