Sul palco accanto alla Cattedrale di Roma saranno oltre cinquanta gli artisti che si esibiranno
Oltre cinquanta artisti saliranno domani sul grande palco allestito accanto alla basilica di San Giovanni in Laterano, la cattedrale di Roma e del Mondo, per il tradizionale 'Concertone del Primo Maggio' organizzato dai sindacati Cgil, Cisl, Uil in occasione della 'Festa del Lavoro'. A condurre la kermesse, una autentica maratona musicale che andrà avanti dalle tre del pomeriggio alla mezzanotte e forse anche oltre, sarà l'attrice Ambra Angiolini - sciolto l'ultimo dubbio legato all'esito del tampone molecolare, dopo il contagio da Covid contratto nei giorni scorsi mentre sta girando una serie tv nella capitale - preceduta nella prima parte dedicata agli artisti più giovani da Bugo.
Lunghissima la lista dei cantanti e dei gruppi presenti: la scaletta ancora è in costruzione. Si va da Marco Mengoni a Carmen Consoli, da La Rappresentante di Lista a Rkomi, da Gemitaiz a Colapesce, da Rancore a Coez, da Tommaso Paradiso a Ornella Vanoni, da Fabrizio Moro a Enrico Ruggeri, da Coma_Cose a Max Pezzali, da Le Vibrazioni a Claver Gold, da Luca Barbarossa con gli Extraliscio a Riccardo Cocciante con gli artisti del suo musical 'Notre Dame de Paris'. Tutto in diretta su Rai3 e su Rai Radio2, con il sostegno della Siae, sotto lo slogan 'Al lavoro per la pace'.
"Tornare in piazza è come il primo giorno di scuola", osserva Massimo Bonelli, direttore artistico del Concertone, che avrà anche alcune parentesi di riflessione all'interno della maratona musicale, con interventi di intellettuali, scrittori, giornalisti, attori, come Stefano Massini, Riccardo Iacona, Claudio Santamaria, Giovanna Botteri, Marco Paolini, Valerio Lundini. "Un giornata di felicità, nonostante i segni ancora presenti del Covid e l'angoscia per la guerra in Ucraina: una festa, ma a metà", sottolinea. "Per la pace occorrerebbe inondare il mondo di musica, che è sempre per la pace e mai per la violenza - afferma Gino Castaldo, conduttore radiofonico del Concertone - Anziché sganciare bombe, si dovrebbero sganciare note musicali...".
(di Enzo Bonaiuto)