cerca CERCA
Giovedì 25 Aprile 2024
Aggiornato: 14:51
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Sud Sudan: domani terzo anniversario indipendenza, regnano divisioni etniche

08 luglio 2014 | 15.37
LETTURA: 3 minuti

Sud Sudan: domani terzo anniversario indipendenza, regnano divisioni etniche

Il Sud Sudan celebra domani il terzo anniversario dall'indipendenza dal Sudan nel mezzo di una crisi politica esplosa il 15 dicembre con scontri tra l'esercito del presidente Salva Kiir e i ribelli fedeli all'ex vice presidente Riek Machar e costati la vita a migliaia di persone. A pesare sull'anniversario anche la crisi economica derivante da una mancata risoluzione delle esportazioni di petrolio. Indipendenza ottenuta nel luglio del 2011 tramite referendum, votata dal 98,4 per cento e che ha permesso al Sud Sudan di diventare il Paese più giovane al mondo con una popolazione di circa 8,3 milioni di abitanti, una riserva di 1,14 miliardi di barili di petrolio e una produzione di 326mila barili al giorno.

Ma in base a un'analisi diffusa nel 2012 dall'Università del Michigan, il ''Sud Sudan è uno dei Paesi meno sviluppati al mondo e dipende per il 98 per cento delle sue entrate dal petrolio (circa due miliardi di dollari)'' Parlando all'agenzia di stampa turca Anadolu, Hasan Ozturk, esperto di Africa presso il think tank turco Bilgesam, ha spiegato che la diatriba sul petrolio esistente tra Sudan e Sud Sudan esiste da 170 anni, non è una conseguenza dell'indipendenza. C'è poi la questione culturale: ''prima del referendum la cultura araba era dominante nel nord del Paese, mentre il sud era piu' africano'', ha spiegato l'esperto, sottolineando che il problema risiede nel fatto che il Sudan non è mai stato in grado di iniziare un processo di nazionalizzazione per unire tutte le parti del Paese.

Ozturk sottolinea poi come gli attuali problemi del Sud Sudan siano ora interni, ovvero tra le due principali tribù Dinka e Nuer, e non con il Sudan. Alla tribù Dinka appartiene circa un quarto della popolazione, mentre quella Nuer è storicamente presente nelle province di Bahr al Ghazal e dell'Alto Nilo. ''Anche se nel Paese è stato firmato un secondo cessate il fuoco, gli scontri tribali continuano - ha detto Azturk - Il problema principale è la collocazione delle risorse perché se qualcuno dei Dinka assume un ruolo di spicco nel governo, gli esponenti della stessa tribù conquisteranno potere. Lo stesso vale per i Nuer. Non credo che il problema possa essere risolto facilmente''.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza