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Domenico Giani alla guida delle Misericordie d'Italia: "Sarò compagno di viaggio nel servizio ai sofferenti"

20 giugno 2021 | 18.18
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(Domenico Giani - Fotogramma)
(Domenico Giani - Fotogramma)

L’ex comandante della Gendarmeria Vaticana Domenico Giani è stato nominato - praticamente con voto bulgaro - presidente delle Misericordie d’Italia, una realtà di 800 mila soci, centomila volontari, 800 sedi in Italia al servizio di chi soffre. Giani, un lungo passato a capo della Gendarmeria del Vaticano, non vuole essere considerato, come dice all’Adnkronos, "l’uomo nuovo che risolve problemi". Dice Giani: "Mi piacerebbe essere un presidente compagno di viaggio dei volontari, di chi cammina in questo servizio ai sofferenti. Non sarò l’uomo nuovo che risolve i problemi ma una persona al servizio delle istituzioni", con il grande patrimonio che si porta dietro. E anche la benedizione del Papa che, informato della proposta delle Misericordie fatta a Giani, lo ha "sollecitato" ad andare avanti nell’aiuto a poveri e sofferenti.

Tra le parole d’ordine che Domenico Giani porterà con sé alla presidenza delle Misericordie, ci saranno "trasparenza e legalità". Giani si batterà molto anche per il riconoscimento del ruolo della donna nelle istituzioni: "Non nel senso delle quote rosa, ma nel senso di valorizzare il genio e la creatività delle donne. Chi sceglie poi di fare il volontario nelle Misericordie deve essere anche un buon cittadino perché aderisce ad un progetto reale, di aiuto concreto, non di facciata".

Il neo presidente ha già un canovaccio entro cui muoversi: "Io vorrei portare il mio contributo in una fase in cui le Misericordie dovrebbero essere non un soggetto politico in senso stretto ma un soggetto intermedio della società, che possa dare voce a chi non ha voce, portatore di istanze di persone sole". Insomma, per dirla con Giani, "un richiamo anche dell’ufficio del Pontefice che è quello dell’attenzione alle situazioni di bisogno. Si tratta di trovare ciò che ci unisce e io porterò il mio contributo".

L’ex comandante della Gendarmeria vaticana riflette anche sul momento che stiamo vivendo con la pandemia: "Le Misericordie in fase post pandemica sono una delle più belle strutture al servizio della persona mentre si parla di ricostruzione, resilienza . C’è anche un pil dell’uomo oltre ad un pil economico che va riportato su. Ci sono tante persone sofferenti, tanta gente che non arriva a fine mese: le Misericordie d’Italia sono una grande realtà con tanti giovani e anziani che, anche da pensionati, continuano a fare volontariato". Domenico Giani si è già messo in cammino con loro. (di Elena Davolio)

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