"L'esperienza da ct la rifarei perché mi è piaciuto molto quel tipo di responsabilità. È stato bello, anche se sei un po' abbandonato a te stesso" . Roberto Donadoni parla così della sua prima avventura sulla panchina degli azzurri e non chiude le porte a un suo possibile ritorno alla guida dell'Italia.
Il tecnico del Bologna è stato nuovamente accostato alla Nazionale per sostituire Antonio Conte dopo gli Europei di quest'estate. Intervistato dal bimestrale 'Undici – il calcio è cultura', in edicola domani, Donadoni dribbla invece la domanda sui motivi per cui non abbia ancora allenato il Milan: "Queste domande non me le faccio. Le farò se dovesse capitare, a chi di dovere".
Poi, sull'esperienza vissuta al Parma: "Ho visto tanta generosità di persone incredibili, appassionate. Purtroppo ho visto anche il contrario. Il calcio è lo specchio di questa società. Sono rimasto molto deluso pensando alla fatica di chi stava dietro le quinte. Ci siamo sentiti traditi". A Bologna, Donadoni ha trovato una nuova casa: "Una città bella, con della gente che mi ha accolto in maniera cordiale e positiva, e questo è un motivo di maggiore responsabilità. C’è tanta passione. Stiamo lavorando bene, ma dobbiamo continuare a farlo".