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Palermo: oggi funerali ragazza uccisa da pirata strada, indosserà abito bianco

19 maggio 2015 | 08.14
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Nella chiesa di San Giovanni, nel quartiere Falsomiele di Palermo, si sono svolti i funerali della 29enne uccisa domenica mattina da un pirata della strada in via Libertà (Video 1/2/ Foto). Si sarebbe dovuta sposare a settembre, il ragazzo le ha fatto indossare l'abito bianco. Le esequie verranno celebrate nella chiesa del suo quartiere, a Falsomiele

(Foto Adnkronos)
(Foto Adnkronos)

Centinaia di persone, amici, parenti ma anche cittadini comuni, hanno partecipato ai funerali della giovane Tania Valguarnera, la ragazza di 29 anni travolta e uccisa domenica mattina da un pirata della strada in via Libertà a Palermo. Presenti nella Chiesa di San Giovanni Maria Vianney Curato d'Ars, nel quartiere Falsomiele, dove viveva la giovane, anche il vicesindaco Emilio Arcuri e l'assessore comunale Giovanna Marano.

La messa è stata celebrata da don Sergio Mattaliano che è anche direttore della Caritas di Palermo. La bara era coperta di rose bianche, mentre all'uscita del feretro sono stati fatti volare centinaia di palloncini colorati. In prima fila i genitori di Tania con il fratello e il fidanzato Francesco. E' stato lui a volere fare indossare alla donna l'abito bianco che Tania aveva acquistato nei mesi scorsi per il matrimonio che si sarebbe dovuto celebrare a settembre. Tantissimi i colleghi della ragazza presenti in chiesa. C'è rabbia e dolore sui loro volti. "Quella strada è troppo pericolosa - hanno detto - da anni chiediamo l'installazione di un semaforo".

Una ragazza “tutta acqua e sapone, semplice, che amava immensamente la sua famiglia e il suo fidanzato”, ha detto ancora nella sua omelia don Sergio Mattaliano. "Lascia un vuoto incolmabile nella vita dei suoi genitori – ha detto don Mattaliano - Che Dio dia la forza alla mamma di affrontare questo immenso dolore”.

“La sua giovane vita strappata dall’amore della sua famiglia e del suo fidanzato. La sua giovinezza possa rivivere nella casa di Dio. Ricordiamo tutti la sua semplicità, la sua solarità, il suo essere talvolta schiva, perché con riservatezza voleva vivere la sua vita solo all’interno dell’amore per il suo fidanzato e la sua famiglia. Una ragazza acqua e sapone, questo era Tania”.

“I genitori, il fidanzato e gli amici si chiederanno il perché sia accaduta una simile disgrazia, perché tanta sofferenza. Una domanda a cui nessuno potrà dare una risposta, ma Dio dice: “Io non vi ho promesso la felicità su questa Terra”. E allora noi credenti, qui riuniti, abbiamo oggi un compito, nel nome di Tania e del suo amore: pregare perché il Signore dia la forza e il coraggio alla mamma, al papà e al fidanzato di affrontare questo immenso dolore”.

“Non appena tutto il clamore mediatico su questa tragedia terminerà, il dolore sarà ancora più forte per i genitori. Nessuno potrà mai colmare il vuoto né cancellare il ricordo che Tania lascia nei cuori di chi l’ha amato, allora chiediamo al Signore di dare alla forza ai suoi genitori, per un dolore così forte e quasi contro natura, che è quello di assistere alla morte di un figlio, di sopravvivere ad un figlio”, ha aggiunto.

Durante la cerimonia funebre è stata fatta una colletta tra i presenti, il cui ricavato è stato interamente devoluto alla famiglia, mentre padre Sergio Mattaliano, in qualità di direttore della Caritas diocesana di Palermo, ha voluto donare, come opera segno di carità e vicinanza, una somma simbolica ai genitori e contribuire così alle spese per i funerali della giovane Tania.

Il pirata della strada, Pietro Sclafani, 50 anni, resta intanto in carcere, come deciso ieri pomeriggio dal giudice Daniela Vascellaro, che accogliendo la richiesta della Procura, ha convalidato l'arresto del panettiere e ordinato anche la misura cautelare in carcere. Secondo il giudice, sussistono il rischio di reiterazione di reato, la pericolosità sociale e il pericolo di fuga poiché il comportamento tenuto da Sclafani, è “in totale spregio delle norme del vivere civile”, come si legge nel provvedimento. L'uomo è stato arrestato dopo la fuga grazie a una segnalazione al 113 fatta da alcuni colleghi della vittima che lo hanno visto fuggire. Sembra, tra l'altro, che l'uomo fosse al telefono come risulta dai tabulati telefonici.

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