La Procura antidoping del Coni ha deferito il rugbista Luca Calandro alla Prima Sezione del Tribunale Nazionale Antidoping del Coni, chiedendo una squalifica di 6 mesi. Calandro è risultato positivo al metabolita di tetraidrocannabinolo nel controllo eseguito dopo la finale del Trofeo Eccellenza giocata a Rovigo lo scorso 8 febbraio.