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Doping Russia, Comitato Olimpico valuterà 'opzioni legali' prima di decidere su Rio

19 luglio 2016 | 17.25
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(Xinhua)
(Xinhua)

Slitta la decisione del Comitato olimpico internazionale sulla possibile esclusione della Russia dalle Olimpiadi di Rio . Il Comitato Esecutivo del Cio, riunito oggi in teleconferenza, ha deciso di aprire formalmente una procedura disciplinare nei confronti delle persone coinvolte nel rapporto della Wada sullo scandalo doping.

Per quanto riguarda l'eventuale esclusione della Russia dai Giochi di quest'estate, il Cio ha fatto sapere che "valuterà con attenzione" il report stilato dalla commissione indipendente della Wada e che "esplorerà le opzioni legali per quanto riguarda un divieto collettivo a tutti gli atleti russi e il diritto alla giustizia individuale".

A tal proposito, il Cio ha spiegato che dovrà prendere in considerazione la sentenza del Tas del 21 luglio 2016 sul ricorso degli atleti russi squalificati dalla Iaaf, la federazione internazionale di atletica.

Il Cio ha inoltre istituito una commissione disciplinare ad hoc, composta da cinque membri e presieduta dal francese Guy Canivet (vicepresidente del Comitato etico dello stesso Cio ed ex membro della Corte Costituzionale transalpina), cui ha demandato il compito di approfondire i fatti rilevati nel rapporto della Wada sul doping di Stato in Russia. Data l'urgenza della questione, l'Esecutivo del Cio ha nel frattempo annunciato una serie di misure provvisorie valide fino al 31 dicembre 2016. In particolare, il Comitato olimpico ha deciso di non organizzare o dare patrocinio a qualsiasi evento sportivo in territorio russo (compresi eventuali piani legati ai Giochi Europei del 2019). Non saranno concessi accrediti per Rio a funzionari del ministero dello Sport russo e a qualsiasi altra persona coinvolta nel report Wada. Gli atleti russi che hanno partecipato alle Olimpiadi invernali di Sochi, così come gli allenatori e i dirigenti parte della delegazione, saranno inoltre oggetto di un'inchiesta affidata a una commissione disciplinare ad hoc presieduta da Denis Oswald.

Alla luce delle rivelazioni sulla manipolazione delle provette a Sochi 2014, il Cio ha inoltre chiesto a tutte le federazioni internazionali degli sport invernali di congelare i preparativi per i grandi eventi in Russia come Mondiali e Coppa del Mondo e ha esortato le stesse a condurre inchieste approfondite in coordinamento con la commissione Wada presieduta da Richard McLaren.

L'Esecutivo del Cio ha poi ribadito il proprio sostegno al provvedimento già annunciato a giugno affinché nel caso specifico venga ribaltato il principio della 'presunzione di innocenza' degli atleti provenienti dalla Russia in materia di doping. In pratica l'eleggibilità degli atleti russi "dovrà essere decisa dalla federazione internazionale di appartenenza in base all'analisi individuale" dei loro profili in materia di antidoping. Il Cio ha infine sollecitato la Wada a comunicare i nomi degli atleti coinvolti nello scandalo alle rispettive federazioni internazionali.

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