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Doppio menù in scuole Pomezia, Zingaretti: “Immorale e discriminante”

21 maggio 2014 | 14.49
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Il presidente della Regione Lazio interviene sulla polemica nata dalla scelta di servire un pasto differenziato nelle materne ed elementari della città laziale: “Spero torni sui suoi passi”. Ma il sindaco grillino non ci sta: “Strumentalizzazione per fini elettorali”

(Foto Infophoto) - INFOPHOTO
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“Tutte le amministrazioni locali, Regioni e Comuni, sono in crisi di bilancio e di budget, ma ritengo immorale scaricare queste difficoltà producendo discriminazioni sociali e di classe. Spero che l’amministrazione comunale di Pomezia torni indietro sui suoi passi’’. Così il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti sul doppio menù nelle scuole materne ed elementari di Pomezia. Il presidente della Regione Lazio ha poi ricordato che “l’art. 3 della Costituzione della Repubblica dà alle istituzioni il compito di rimuovere gli ostacoli affinché siano salvaguardati i principi di uguaglianza. Avere un tavolo con tre bambini, di cui due hanno il dolce e uno no perché il papà non ha soldi per pagare una retta piena, penso sia una cosa barbara - ha ribadito ancora Zingaretti - Non so se esista un sostegno giuridico, io parlo di etica e di rispetto dei principi elementari di uguaglianza, di elementi di civiltà che devono essere salvaguardati, soprattutto nei momenti di crisi’’.

Di “scelta del tutto inappropriata da parte del Comune di Pomezia” parla in una nota la consigliera Pd Valeria Baglio, presidente della Commissione Scuola di Roma Capitale. “I bambini - aggiunge - devono potersi sentire tutti uguali. Non è pensabile che i più poveri debbano restare a guardare gli altri ricevere il dolce, il menù dev’essere unico per tutti”. Si tratta di “un fatto gravissimo che va respinto con forza” per Giancarlo Torricelli, coordinatore Sel Lazio, mentre Luciano Ciocchetti (Fi) invita a fermare il sindaco pentastellato: “Sarebbe questo il modo che il M5S ha in mente per rivoluzionare la società e il nostro Paese? La discriminazione in base al reddito è la via della salvezza? Mi auguro che il sindaco voglia dare risposta a queste domande”.

Ma il sindaco della città laziale non ci sta. “La scelta del doppio menù deriva dalla richiesta di soddisfare un’esigenza espressa a gran voce e da un confronto con i genitori e i loro rappresentanti. Non c’è nessuna discriminazione. Tutto il polverone sollevato è chiaramente una strumentalizzazione per fini elettorali”, afferma Fabio Fucci, primo cittadino del Movimento Cinque Stelle di Pomezia interpellato dall’Adnkronos. “E’ stato concordato che i bambini mangeranno le stesse portate nella stessa quantità e non c’è alcuna discriminazione nel momento del pasto a mensa dove tutti mangiano la stessa cosa. Viene lasciata, invece, la facoltà di aderire a un menù intero o ridotto per quanto riguarda la merenda del pomeriggio. Viene salvaguardato così il fine educativo del pasto e viene garantita l’opportunità di scelta alle famiglie: avvalersi del menù completo offerto dalla ditta oppure di provvedere in autonomia mettendo nello zainetto una merendina o un frutto portato da casa”.

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