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Dpcm, Renzi: "Chiudere ristoranti aumenta solo disoccupati"

27 ottobre 2020 | 11.46
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Il leader di Italia Viva: "Siamo in maggioranza ma non siamo Yes Man. Decreti su base scientifica, non su emozioni passeggere". Il premier Conte: "Ecco perché ho chiuso, nessuno soffi sul fuoco"

Foto Fotogramma
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"Leggo polemiche sulla nostra semplice richiesta al Premier di rivedere il Dpcm. Chiudendo ristoranti alle 18 e chiudendo i luoghi della cultura non diminuiscono i contagiati: aumentano solo i disoccupati. Chiedere di riflettere su basi scientifiche e non su emozioni passeggere è un atto di responsabilità contro la superficialità". Lo dice Matteo Renzi tornando, in un post su Facebook, sulla richiesta al premier Giuseppe Conte di modificare l'ultimo Dpcm con le misure anti-Covid, tra le quali rientrano la chiusura alle 18 dei ristoranti e dei bar.

"E a chi ci chiede: dite queste cose al tavolo di maggioranza ricordo che stiamo aspettando da oltre un mese il tavolo politico che abbiamo chiesto e che sarà convocato dopo gli Stati Generali dei Cinque Stelle -sottolinea il leader di Italia Viva-. I professori e gli studenti sono bravissimi ma la scuola sta pagando la mancanza di organizzazione, dai trasporti alla mancanza dei tamponi rapidi. Servono i test, non i banchi a rotelle. E servono i soldi del Mes: continuare a dire no al Mes in questa fase non è ideologia ma è puro masochismo".

"Chiedere di organizzarsi meglio non è lesa maestà ma buon senso -prosegue Renzi-. Siamo in maggioranza ma non siamo mai stati e mai saremo Yes Man. E poi confesso che ci sono abituato: anche ad aprile dicevamo cose scomode che poi però si sono rivelate vere. Prima ci insultano, poi ci ignorano, poi ci danno ragione senza ammetterlo. I decreti vanno adottati su base scientifica, non su emozioni passeggere. La situazione sanitaria è seria: la politica deve essere all’altezza".

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