In aprile contrade e rioni entrano nel cortile del Castello estense per portare doni al Duca. Poi giochi, prove ai canapi per i cavalli, cene rinascimentali e sfilate prima del gran finale del 31 maggio
Quello di Ferrara è il Palio più antico del mondo. La sua origine risale al 1259 ma è dal 1933 che si ripropone con regolarità nella sua rievocazione storica l’ultima domenica di maggio. La sfida per la conquista del Palio è solo l’ultimo atto di una intensa primavera di eventi legati a questa manifestazione che per oltre due mesi coinvolge otto contrade e la Corte ducale e che rappresenta la popolazione ferrarese del XV secolo nell’atto di portare in dono al Duca estense prodotti locali e oggetti di artigianato (www.paliodiferrara.it). In questo mese tocca a Borgo San Giacomo (il 6 aprile), a Borgo San Luca (il 12 aprile) e ai figuranti dei rioni San Benedetto (19 aprile), San Paolo (26 aprile) e Santo Spirito (1 maggio) chiudere nel Cortile del Castello di Ferrara le rievocazioni in costume dell’omaggio al Duca (i cortei iniziano alle 11.30 del mattino). Dame e cavalieri, sbandieratori e musici, danzatrici, giullari e mangiafuoco oltre a sfilare con i tipici abiti rinascimentali propongono anche scene teatrali, danze, spettacoli ed episodi di vicende d’epoca. In maggio si svolgono giochi con bandiere, prove obbligatorie ai canapi per i cavalli, cene di contrada e mercatini con prodotti gastronomici locali e lavori realizzati con le tecniche di allora.
(Adnkronos/Travelnews24.it)
