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E' allarme internazionale per la 'droga dello stupro', esperti a confronto a Roma

20 ottobre 2015 | 19.53
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E' allarme internazionale per la 'droga dello stupro', esperti a confronto a Roma

E' allerta internazionale sulla cosiddetta 'droga dello stupro', di cui sono state sequestrate di recente a Milano 57mila dosi. Un appellativo, confermato da tanti casi di cronaca, dovuto al fatto che si tratta di sostanze che possono avere effetti sedativi, ipnotici o dissociativi, ma soprattutto causano disinibizione sessuale e amnesia.

Le 'droghe da stupro' sono per definizione incolori, inodori e insapori, ecco perché sono definite 'droghe furbe', data la facilità con cui si possono occultare. Alcuni dei principi attivi sono sostanze considerate legali, per uso medico, e in molte nazioni sono venduti dietro stretta prescrizione medica. Sono spesso farmaci del gruppo delle benzodiazepine così come ketamina o Gbl, ma attualmente anche in Italia il più usato e pericoloso è l’acido gamma – idrossibutirrico o Ghb, utilizzato a volte nelle terapie di disintossicazione dall’alcol ed in casi di depressione.

L'allarme internazionale su queste sostanze ha portato, oggi a Roma, all'organizzazione di un primo focus di studiosi. L'École Universitaire Internationale, istituto accademico di formazione e ricerca in tema di pace e sicurezza, ha organizzato un convegno dal titolo “Droga dello stupro. Conoscere per prevenire e aiutare”.

L’allarme che riguarda questo sale sodico incolore e insapore nasce negli Usa, dove già dal 1999 l’acido idrossibutirrico è stato inserito nella lista delle droghe. Poche gocce nel bicchiere delle vittime designate inducono ad uno stato di euforia e di abbandono, senza lasciare nessun ricordo della violenza. E’ una sostanza relativamente semplice da reperire e la ricetta per fare in casa il Ghb, quattro atomi di carbonio facili da sintetizzare, si trova nei newsgroup su Internet.

E se sotto stretto controllo medico, quando usato per scopi terapeutici, le dosi di Ghb (circa 50 milligrammi) non provocano i sintomi denunciati nei casi di abuso, cioè euforia, amnesia e disinibizione sessuale, quantità superiori o l’assunzione insieme ad alcol o cannabis possano provocare effetti indesiderati anche gravi sino alla morte.

"Un recente sequestro fatto a Milano dalle forze dell’ordine – spiega Sabrina Magris Presidente École Universitaire Internationale ed esperta in Psicologia Investigativa– ha strappato al mercato circa 57mila dosi di Ghb, e io penso con preoccupazione alle 57mila vittime a cui era destinata la sostanza stupefacente”. "In America, Australia e Inghilterra è severamente punito, fino a 20 anni di reclusione, chiunque spacci questa sostanza o chiunque la somministri senza autorizzazione" ha aggiunto Antonietta Saracino, avvocato. "In Italia manca una norma che tuteli le vittime di questa droga"."Le vittime possono essere tutti, le donne, gli uomini in qualsiasi realtà", ha continuato Martina Grassi, sociologa e criminologa. "Non serve non uscire la sera e non andare per locali, perchè molti sono gli episodi avvenuti tra le mura casalinghe. Detto ciò non serve una politica di terrore, bisogna stare attenti e riconoscere i sintomi, per poi intervenire nell'immediato", ha continuato. Per il parlamentare del Pd Giovanni Burtone, intervenuto al convegno, "ciò che serve è la prevenzione. Non servono politiche terroristiche ma formative. Dovrebbe esserci una politica repressiva per chiunque produca o spacci questa sostanza, ma bisogna anche fare formazione nelle scuole e negli ospedali".

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