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E' morto Carlo Ghisalberti, studioso della storia costituzionale d'Italia

16 dicembre 2019 | 13.07
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Aveva 90 anni, era professore emerito dell'Università 'La Sapienza' di Roma

(Fotogramma)
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di Paolo Martini

Lo storico Carlo Ghisalberti, insigne studioso della storia costituzionale d'Italia, è morto ieri nell'hospice della Fondazione Roma alla vigilia del 90esimo compleanno. Era nato a Roma il 18 dicembre 1929. I funerali, ha riferito la famiglia all'AdnKronos, si svolgeranno domani, martedì 17 dicembre, alle ore 12, nella chiesa di Santa Emerenziana a Roma. Dal 2005 era professore emerito di storia contemporanea dell'Università "La Sapienza" di Roma.

Ghisalberti è lo studioso che più autorevolmente si è occupato di storia costituzionale italiana, della storia delle codificazioni giuridiche preunitarie e postunitarie, con particolare riguardo alle costituzioni giacobine (a partire dal suo saggio "Le costituzioni 'Giacobine', 1796-1799" apparso dall'editore Giuffrè nel 1957) ed alla società ed alle istituzioni risorgimentali.

Autore di numerosi libri, tra le sue opere spicca la fondamentale "Storia costituzionale d'Italia, 1848-1994" (prima edizione da Laterza nel 1974, poi più volte aggiornata fino alla decima edizione): il saggio va oltre la forma delle istituzioni e diventa una storia della classe dirigente, delle forze politiche, dei partiti, degli organismi sindacali dal 1848 in poi.

Tra gli altri suoi libri figurano "Stato e costituzione nel Risorgimento" (Giuffrè); "Istituzioni e società civile nell'età del Risorgimento" (Laterza); "La codificazione in Italia (1865-1942)" (Laterza); "Unità nazionale e unificazione giuridica in Italia. La codificazione del diritto nel Risorgimento" (Laterza); "Dall'antico regime al 1848, Le origini costituzionali dell'Italia moderna" (Laterza).

Laureato in giurisprudenza con una tesi in storia del diritto italiano discussa con Francesco Calasso, Carlo Ghisalberti fu per otto anni funzionario della Camera dei deputati rivestendo, tra l'altro, l'incarico di segretario della Commissione Giustizia. Iniziò il suo insegnamento all'Università di Messina per proseguirlo a Trieste dove, vincitore di concorso, fu chiamato a coprire la cattedra di storia del diritto italiano nel 1963. E' poi passato dal 1971 all'Università "La Sapienza" di Roma, prima come titolare della cattedra di storia moderna nella Facoltà di Scienze politiche e infine di storia contemporanea presso la Facoltà di Lettere.

Tra le sue opere figurano, inoltre, "Stato, nazione e Costituzione nell'Italia contemporanea" (Edizioni Scientifiche Italiane, 1999); "Da Campoformio a Osimo. La frontiera orientale tra storia e storiografia" (Edizioni Scientifiche Italiane, 2001), "Silvio Spaventa tra Risorgimento e Stato unitario" (La Scuola di Pitagora, 2003); "Adriatico e confine orientale dal Risorgimento alla Repubblica" (Edizioni Scientifiche Italiane, 2008). Nel 2003 amici, colleghi e allievi gli dedicarono, in occasione del suo pensionamento, il volume "Per Carlo Ghisalberti: miscellanea di studi" (Edizioni Scientifiche Italiane di Napoli), con scritti di 43 autori.

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