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E' morto Giampiero Boniperti, storico presidente Juve

18 giugno 2021 | 07.56
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Avrebbe compiuto 93 anni il prossimo 4 luglio. Da Boninsegna a Del Piero a Chiellini fino a Vespa e Parietti: il cordoglio

Fotogramma /Ipa
Fotogramma /Ipa

E' morto nella notte a Torino Giampiero Boniperti, presidente onorario e bandiera della Juventus. Avrebbe compiuto 93 anni il prossimo 4 luglio.

Il nome di Boniperti è indissolubilmente legato alla Juve, in cui ha mosso i primi passi da calciatore professionista nell’immediato secondo dopoguerra e di cui è stato poi storico dirigente. Nella squadra bianconera ha giocato dal 1946 al 1961 totalizzando 443 presenze in serie A e 178 reti. Con la Juventus ha vinto 5 scudetti e 2 Coppe Italia. Nel 2004 è stato inserito nella Fifa 100, la lista dei 125 migliori calciatori della storia e nel 2012 è entrato a far parte della Hall of Fame del calcio italiano.

Subito dopo il ritiro dal campo è stato chiamato nella dirigenza della società bianconera di cui è diventato presidente dal 1971 al 1990. Tra il 1994 e il 1999 è stato europarlamentare.

Da Boninsegna e Capello a Del Piero e Chiellini: il cordoglio

Mondo dello sport, ma anche della politica e della tv in lutto per la scomparsa di Boniperti. Tweet, dichiarazioni e messaggi si susseguono nella giornata dopo la notizia della scomparsa. "Ha incarnato i più alti valori del calcio, dentro e fuori dal campo. Pilastro della Juventus e della Nazionale, capace di vestire la maglia granata in onore al Grande Torino. Giampiero Boniperti continuerà ad essere un modello. Ciao Presidente". Così su Twitter la sindaca di Torino Chiara Appendino rende omaggio a Giampiero Boniperti.

"Boniperti è un personaggio mitico, come calciatore e come dirigente, ero molto affezionato a lui. Anche se c'era uno sfottò di rimbalzo o direttamente che coinvolgeva l'avvocato Agnelli. Merita rispetto nella sua storia da atleta e da dirigente del calcio. Se ne va un altro che ha costruito un pezzo di storia di questo sport". E' il ricordo del presidente del Coni, Giovanni Malagò, nel corso di un incontro con la stampa.

"Se ne è andato Giampiero Boniperti. Piango un amico, per tanti anni eurodeputato di Forza Italia. Con lui se ne va un grande campione, la bandiera della Juventus, una persona perbene. Ciao Giampiero! Da lassù canterai con noi: #finoallafine forza Juventus!". Lo scrive su Twitter Antonio Tajani, Coordinatore nazionale di Forza Italia.

"Boniperti è' stato un grande presidente, io ho avuto modo di conoscerlo che ero giovane: sono arrivato che avevo 20 anni e sono andato via che ne avevo 31 quindi ho visto con lui una lunga carriera di grandi successi dovuti proprio alla sua competenza nella gestione della squadra con l'allenatore e soprattutto era molto attento coi giovani e ci diceva: 'sposatevi' perché voleva che avessimo la famiglia per essere più tranquilli. La notizia della sua morte mi ha ma rattristato". E' il ricordo di Giampiero Boniperti di Claudio Gentile, ex difensore della Juventus, al Gr1.

"Ricordo che quando venni preso dal Varese mi convocò in sede per accertarsi perché gli avevano detto che ero piccolino, quando mi vide disse: 'Ma come fanno a dire che sei piccolino' -sottolinea il campione del mondo a Spagna '82-. Boniperti ha un trascorso importante come giocatore in bianconero, è sempre stato juventino e quando arrivavi in quella società capivi che c'erano delle regole da seguire e che se non lo facevi venivi mandato via anche se eri un grande giocatore".

"Boniperti è un'icona del calcio italiano, una figura nobile a cui ispirarsi per tutto quello che ha fatto per il nostro sport". E' il commento del presidente della Lega Serie A Paolo Dal Pino alla notizia della scomparsa. Nella squadra bianconera ha disputato tutta la sua carriera in A, dove ha collezionato 443 presenze con 178 reti (capocannoniere nel torneo 47-48 con 27 centri). Con il club a cui ha legato la sua vita sportiva ha vinto ben 5 scudetti e 2 Coppe Italia, diventandone in seguito Presidente per 19 anni e conquistando ogni titolo possibile in Italia e in Europa.

Il presidente della Lega Serie A Paolo Dal Pino, anche a nome dell'amministratore delegato Luigi De Siervo e di tutte le società della Lega Serie A, esprime le più sentite condoglianze ai famigliari, unendosi al loro dolore per la sua scomparsa.

"Caro Presidente, nessuno è stato la Juventus come lei, e nessuno lo sarà. Io le devo tutto o quasi, da calciatore, e molto anche da uomo. Perché senza la Juventus, senza la sua Juventus, io non sarei quello che sono". E' il commosso messaggio sui social dall'ex capitano bianconero Alessandro Del Piero. "Le sarò grato per sempre e spero di essere riuscito a ricompensarla sul campo e fuori dal campo, come voleva lei. Grazie Presidente", conclude.

"Se un bambino mi chiedesse chi è Gianpiero Boniperti risponderei che semplicemente lui è stato e sarà sempre la Juventus. Grazie di tutto Presidentissimo". Con questo pensiero postato sui social il capitano della Juve Giorgio Chiellini ha voluto ricordare la storica bandiera bianconera.

"Ci ha lasciato il grande Giampiero Boniperti, storica bandiera del calcio italiano e presidente onorario della Juventus. Riposa in pace Giampiero, che la terra ti sia lieve”. Lo scrive su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni.

"Un uomo molto diretto ed onesto, una grande persona". Così l'ex giocatore e allenatore bianconero Fabio Capello ricorda all'Adnkronos l'ex giocatore e bandiera juventina.

"Una figura nobile, dallo stile inconfondibile. Grande calciatore, grande dirigente, grande Presidente. Ha contribuito, rendendola veramente grande, a far innamorare della Juve generazioni di ragazze e ragazzi, come è successo a me. Lascia un segno indelebile, non solo nella Juventus, ma nella storia dello sport italiano. Ai familiari, e agli amici, il mio più profondo cordoglio”. Così il vice ministro dell’Economia e delle Finanze, Laura Castelli.

"E' stato proprio Boniperti a volermi alla Juventus. Quando ci siamo visti mi ha detto che era già qualche anno che mi voleva a Torino, fu lui a convincere Fraizzoli a cedermi. Inizialmente non ero convinto dopo anni di Inter, poi mi sono ricreduto, la Juve è una grande società con cui ho vinto tanto". Roberto Boninsegna, attaccante della Juve dal 1976 al 1979, ricorda così all'Adnkronos l'ex presidente. "Quando incontrai Boniperti per la prima volta mi disse: 'Erano anni che cercavo di portarti alla Juventus, ci sono riuscito, so che hai un caratterino particolare, se hai bisogno di qualcosa parla con l'allenatore e se non trovi soddisfazione torna da me. E io replicai: 'E se non la trovo neanche da lei?'. E lui.'Allora qui devi stare zitto'", aggiunge 'Bonimba'.

"Boniperti aveva un po' la fissa dei capelli ordinati. Quando arrivai disse anche a me di tagliarli e gli risposi: 'Presidente lei comanda in campo ma non fuori. Anche col Trap aveva il fiato sul collo, ma sono stati anni felicissimi", conclude.

"Per me Boniperti è legato soprattutto ai miei ricordi di ragazzo: era il mito, era 'il' calciatore. Mi colpiva il suo temperamento, la sua eleganza. Fu uno dei motivi per cui mi innamorai della juventus. E quando venne una volta ospite a 'Porta a Porta', naturalmente molti anni più tardi, per me fu una grandissima gioia". Così Bruno Vespa ricorda con l'Adnkronos Giampiero Boniperti.

“Mi dispiace moltissimo. Di Giampiero Boniperti ho un bel ricordo, era molto simpatico”. Alba Parietti, per lungo tempo “juventina indecisa”, commenta con l’Adnkronos la notizia della morte dell'ex presidente Juve. “Erano gli anni ‘90, i tempi di ‘Galagoal’ - racconta la conduttrice televisiva – e Boniperti mandò un regalo a mio figlio Francesco, che allora avrà avuto 8 anni: era una maglietta della squadra e un pallone. Il tutto era accompagnato da una lettera nella quale aveva scritto: ‘So che sei juventino, ti mando questa maglia perché tu mantenga la tua fede bianconera. Così da grande non dovrai soffrire come la mamma’”.

“Boniperti - spiega Parietti – sapeva che io ero un po’ indecisa sul fatto se tifare per il Torino oppure per la Juventus. Mio padre era un torinista radicale, un super comunista e voleva che anch’io tenessi per la sua squadra del cuore e non per quella di Agnelli. Anche se devo dire che le due tifoserie si sono sempre rispettate per la loro storia, soprattutto per la tragedia del Grande Torino, io sono stata fino all’ultimo in bilico, ma oggi ammetto di sentirmi maggiorente juventina”.

"Mi rattrista molto la notizia della morte di Giampiero Boniperti, un mitico giocatore della Juventus, un grande dirigente sportivo ma soprattutto un uomo straordinario. Lo ricordo accanto a me nei banchi del Parlamento europeo negli anni ‘90: aveva nella politica la stessa classe e signorilità che tutti gli italiani gli avevano riconosciuto sui campi di calcio! Se ne va veramente oggi un uomo d'altri tempi. Ne avremo una grande nostalgia!” Lo scrive Pier Ferdinando Casini su Facebook.

"Mi sarei buttato nel fuoco per lui. Un uomo che sapeva capire". Così Aldo Serena, attaccante della Juventus dal 1985 al 1987, ricorda su Twitter Boniperti.

Giletti: "Boniperti e lo 'scaricabarile' di Agnelli su Maradona"

“L’intervista a Mixer di Agnelli, in cui il presidente della Juventus racconta del proprio colloquio con Boniperti riguardo l’opportunità di prendere in considerazione ‘un giovane che ha delle doti eccezionali’ fu il classico scaricabarile”. Massimo Giletti smentisce, parlando con l'Adnkronos, la “sciocchezza” che, secondo Gianni Agnelli, fece Boniperti non volendo consigliare all’Avvocato l’acquisto di Maradona.

Nell’intervista dell’84 con Gianni Minoli, Agnelli raccontava di aver indicato a Boniperti il nome di Maradona e che questi rispondesse: “Questo nome che mi sembra una bestemmia... non mi stia a scocciare... Se fosse qualcuno lo saprei”. Invece, afferma Giletti che con Minoli ha collaborato per diversi anni a Mixer, “Boniperti mi disse che le cose non andarono affatto così e che l’Avvocato scaricò la responsabilità su di lui, ma in realtà si trattava di una questione di costi evidentemente troppo alti”.

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