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Kill Bill

"E' stato orribile", Tarantino parla dell'incidente a Uma Thurman

06 febbraio 2018 | 12.36
LETTURA: 6 minuti

Quentin Tarantino con Uma Thurman (Afp) - AFP
Quentin Tarantino con Uma Thurman (Afp) - AFP

"E' uno dei più grandi rimpianti della mia vita". Quentin Tarantino rompe il silenzio sul drammatico incidente avvenuto a Uma Thurman 15 anni fa sul set di 'Kill Bill' di cui l'attrice ha parlato nei giorni scorsi in una lunga intervista al 'New York Times'. La star ha raccontato di essere stata costretta a girare senza controfigura una scena nella quale doveva guidare a tutta velocità e di essersi schiantata con l'auto contro una palma riportando problemi fisici ancora oggi non risolti. Ieri su Instagram Thurman ha condiviso il video completo dell'incidente precisando di aver ricevuto la clip da Tarantino e sottolineando di considerare unici responsabili dell'insabbiamento Harvey Weinstein e altri della produzione.

Il regista, in un'intervista a 'Deadline', ripercorre dettagliatamente quanto accaduto sul set il giorno del terribile schianto in Messico . Tarantino dice non sapere esattamente quale sia stata la causa dell'incidente ma di aver guidato prima lui stesso lungo quella strada proprio per accertarsi che non ci fosse alcun rischio per Uma ma di averlo fatto nella direzione opposta a quella che avrebbe poi percorso l'attrice. "Le ho detto che la strada era una linea retta" ma "mi sbagliavo". "Non l'ho costretta a salire su quella macchina", lei "si è fidata di me". "Ho pensato che una strada dritta è una strada dritta - spiega - e non pensavo che avrei dovuto percorrerla di nuovo in senso opposto per assicurarmi che non ci fossero differenze". E sottolinea: "E' uno dei più grandi rimpianti della mia vita".

Poi, descrivendo il suo stato d'animo dopo l'incidente, Tarantino dice: "E' stato semplicemente orribile". "Quello che è successo - racconta - ha condizionato i rapporti tra me e Uma per i successivi due o tre anni. Non è che non ci parlassimo. Ma il rapporto di fiducia si era infranto. Una fiducia spezzata dopo un anno che giravamo". "Abbiamo cercato di prenderci cura di lei - spiega parlando del periodo delle riprese del film -. Non si è mai fatta male. Poi, negli ultimi 4 giorni, mentre stavamo girando quella che pensavamo fosse una semplice scena di guida, lei è quasi rimasta uccisa".

Tarantino dice di aver condiviso la scelta dell'attrice di raccontare la sua esperienza con Weinstein e di aver compiuto un'impresa titanica per ritrovare quel filmato. "Ero così felice quando siamo riusciti a scovare il video dell'incidente perché avrei potuto darlo ad Uma". Ed è proprio quella la clip che l'attrice ha pubblicato ieri su Instagram. "Le circostanze di quanto accaduto - scrive nel post la Thurman - sono state negligenti fino alla criminalità. Non credo però che ci fosse l'intenzione di fare qualcosa di male".

La star di 'Pulp Fiction' difende poi Tarantino: "E' stato profondamente dispiaciuto e gli resta il rimorso per questo drammatico evento. E' stato lui a darmi il filmato dopo anni permettendomi di renderlo pubblico, indipendentemente dal fatto che si tratta di un fatto per il quale non sarà mai possibile ottenere giustizia. Lo ha fatto - aggiunge - anche con la piena consapevolezza che potrebbe causargli dei danni personali e sono orgogliosa di lui perché ha fatto la cosa giusta e per il suo coraggio".

La Thurman ha poi puntato il dito contro alcuni della produzione del film, accusandoli di aver "insabbiato intenzionalmente il fatto" e di aver "mentito e distrutto prove".

i post this clip to memorialize it’s full exposure in the nyt by Maureen Dowd. the circumstances of this event were negligent to the point of criminality. i do not believe though with malicious intent. Quentin Tarantino, was deeply regretful and remains remorseful about this sorry event, and gave me the footage years later so i could expose it and let it see the light of day, regardless of it most likely being an event for which justice will never be possible. he also did so with full knowledge it could cause him personal harm, and i am proud of him for doing the right thing and for his courage. THE COVER UP after the fact is UNFORGIVABLE. for this i hold Lawrence Bender, E. Bennett Walsh, and the notorious Harvey Weinstein solely responsible. they lied, destroyed evidence, and continue to lie about the permanent harm they caused and then chose to suppress. the cover up did have malicious intent, and shame on these three for all eternity. CAA never sent anyone to Mexico. i hope they look after other clients more respectfully if they in fact want to do the job for which they take money with any decency.

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