Il governatore dello Stato di New York, Mario Cuomo, ammorbidisce le regole della quarantena imposta a chi ha avuto contatti con malati di ebola in Africa occidentale, dopo le polemiche sull'isolamento imposto all'infermiera Kaci Hickox. A quanto si legge nelle linee guida, rivela il New York Times, chi è sottoposto a quarantena potrà trascorrere il periodo di isolamento di 21 giorni in un luogo di sua scelta, come casa propria. E dovrà inoltre essere trattato "con il massimo rispetto".
Il protocollo di New York è più rigido rispetto alle raccomandazioni diffuse lunedì dai Centers for Disease Control and Prevention, l'ente americano contro la diffusione delle malattie, che invita chi è a rischio contagio a isolarsi volontariamente e a non prendere altri aerei entro 21 giorni dal ritorno dall'Africa occidentale. Intanto anche il New England Journal of medicine è intervenuto contro le misure di quarantena imposte negli Stati di New York e del New Jersey, definite "prive di base scientifica, ingiuste e poco sagge". Anche se infettate, ricorda la rivista medica, le persone sono contagiose solo quando sviluppano i sintomi della malattia.
Le polemiche sulla quarantena, che potrebbe scoraggiare i volontari che si recano in Africa per combattere la malattia, sono sorte dopo l'isolamento forzato sotto una tenda di plastica in ospedale, imposto venerdì all'infermiera Kaci Hickox al suo ritorno dalla Sierra Leone. La donna, che non ha sintomi e risulta negativa ai test, si è opposta alla misura e ieri a ottenuto di poter tornare nella sua casa in Maine, dove rimane però in isolamento. Da allora nessun altro è arrivato a New York da paesi a rischio.
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