Ebola, in arrivo a Vicenza altri 30 marines dalla Liberia. Lorenzin: "In caso di contagio curati negli Usa"

Sono atterrati in mattinata all'aeroporto di Pratica di Mare una trentina di marines partiti dalla Liberia. E appena sbarcati dall'aereo militare, i soldati americani sono stati sottoposti alle visite mediche previste dai protocolli internazionali di prevenzione . Al termine, verranno trasferiti con un altro aereo militare a Venezia, all'aeroporto Marco Polo, da dove con un mezzo militare saranno portati alla base Usaf 'Dal Din'. Qui, come i loro 11 commilitoni, già sottoposti al 'monitoraggio controllato',saranno messi 'in quarantena' per 21 giorni in una struttura separata da quella dei loro commilitoni di stanza alla base.

Tra sabato e domenica prossima è previsto l'arrivo di un altro contingente composto da una trentina di marines, sempre provenienti dalla Liberia, dove sono impegnati nella lotta all'ebola.

Nel frattempo, i primi undici marines 'in isolamento' si dicono tranquilli e in gran forma, mangiano, fanno attività fisica e lavorano. Ma ovviamente resteranno in isolamento per altri 18 giorni.

"L'ospedale di Vicenza non si occuperà di un eventuale caso di contagio da Ebola di un militare americano rientrato dall'Africa, perché verrebbe portato negli Stati Uniti. La base di Vicenza è extraterritoriale e il transito è dalla base direttamente negli Usa", chiarisce il ministro della Salute Beatrice Lorenzin a margine del Question time alla Camera, rispondendo a chi gli chiedeva se l'ospedale di Vicenza sia preparato ad affrontare un eventuale caso.

Il ministro ha risposto a un'interrogazione della parlamentare Pd Delia Murer, riguardo l'allarme Ebola.

"A oggi sono pervenute al ministero della Salute diverse segnalazioni di casi sospetti" di Ebola, "che sono stati gestiti secondo i protocolli previsti dalle circolari ministeriali emanate sull'argomento. Tutti i casi sospetti hanno avuto esito negativo. Anche a Vicenza si stanno applicando i protocolli internazionali e per i militari di Vicenza vale esattamente quello che vale per i cooperatori italiani", ha detto ancora Lorenzin.

Per quanto riguarda le misure di prevenzione concordate nella riunione straordinaria dei ministri della Salute europei il 16 ottobre a Bruxelles, Lorenzin ha ricordato che "vengono aggiornati sistematicamente i protocolli di screening (valutazione clinica, assistenza medica e infermieristica) a favore degli operatori sanitari".