''Non riusciamo a quantificare il numero dei morti" colpiti dal virus Ebola, "ma con ogni probabilità è superiore alle cifre ufficiali''. Lo ha detto ai microfoni di Radio Popolare Peter Konteh, ministro del Turismo e dei Beni culturali della Sierra Leone, uno dei paesi più colpiti dal virus.
''Abbiamo dichiarato lo stato di emergenza perché il numero dei contagiati aumenta in continuazione e la situazione rischia di sfuggire di mano - racconta Konteh - quando comincia a accusare i sintomi della malattia la gente si allontana dal proprio villaggio in cerca di un guaritore tradizionale, non avendo denaro per le medicine".
"In questo modo - prosegue Konteh - la malattia si diffonde più velocemente. Secondo la tradizione, inoltre, quando una persona muore deve essere lavata e sepolta dai familiari. Ma il virus è più aggressivo dopo la morte e così ebola si diffonde ancora più rapidamente. Bisogna convincere la popolazione che i morti possono essere toccati solo dal personale medico protetto''. (segue)