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Ambiente: Galletti, con ecoreati nessun inquinatore al sicuro/Focus

30 giugno 2015 | 17.09
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Ambiente: Galletti, con ecoreati nessun inquinatore al sicuro/Focus

"Ecomafie business da 22 miliardi, ci dice Legambiente. Costo spaventoso per ambiente e cittadini. Con nuovi ecoreati nessun inquinatore al sicuro". Così in un tweet il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti commenta la nuova edizione del rapporto "Ecomafia" di Legambiente con i suoi pesanti dati che riguardano i crimini ambientali, ma che quest'anno celebra anche la legge sui reati ambientali, approvata definitivamente dal Senato il 19 maggio 2015.

E' così che, dopo un lungo iter durato più di 20 anni, la Repubblica Italiana ha riconosciuto come reati penali il disastro ambientale, l'inquinamento ambientale, il traffico e abbandono di materiale ad alta radioattività, l'impedimento del controllo, l'omessa bonifica. Insomma, il 2015 è anche l'anno della legge n.68 del 22 maggio che introduce finalmente nel codice penale uno specifico titolo (VI - bis) dedicato ai delitti contro l'ambiente.

"E' con questo urlo di gioia che apriamo questa edizione del rapporto", scrive Legambiente nella premessa al dossier. Un urlo di gioia reso possibile grazie a un disegno di legge trasversale frutto del coordinamento di tre distinte proposte di legge a firma dei deputati Ermete Realacci (Pd), Salvatore Micillo (M5S) e Serena Pellegrino (Sel).

Così, se fino a ieri i grandi inquinatori erano perseguiti da magistrati e forze dell'ordine tirando per il collo articoli del codice penale previsti per punire il crollo di costruzioni oppure il getto pericoloso di cose o l'insudiciamento di colture, da oggi potranno contare su delitti specifici.

I tempi di prescrizione raddoppiano ed è prevista una lunga serie di aggravanti per lesione, morte ed ecomafia e si possono eseguire le confische dei beni in caso di condanna. Le pene sono importanti: si va dalla reclusione da 2 a 6 anni per il delitto di inquinamento a quella da 5 a 15 per chi commette un disastro ambientale. Ma la legge prevede anche sconti di pena per chi si adopera a bonificare in tempi certi.L'elenco dei delitti non sostituisce né abroga ciò che c'era prima, continuando ad esistere i soliti reati contravvenzionali.

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