
Al centro, i sistemi di protezione sociale alla luce delle trasformazioni globali e del trend demografico
I sistemi di welfare nel futuro consentiranno di di generare processi sostenibili e di trovare un equilibrio nel rispondere ai nuovi rischi sociali? La riflessione intorno a questa domanda sarà al centro della XVI Conferenza ESPAnet Italia 2023 ‘Sistemi di welfare in transizione: tra equità e sostenibilità’, organizzata da ESPAnet Italia in collaborazione con Invalsi, Inapp e Fondazione Giangiacomo Feltrinelli a Milano dal 13 al 15 settembre.
Dopo il trentennio 1945-1975 (‘I Trenta gloriosi’) in cui sono stati costruiti i sistemi di protezione sociale, le trasformazioni in atto a livello globale hanno portato e stanno portando cambiamenti che hanno messo in crisi il welfare tradizionale. Ridotta crescita economica, instabilità a livello globale, insicurezza e vulnerabilità sociale, ma anche l’avvio delle transizioni ‘digitale’ e ‘verde’, hanno cambiato il contesto in cui le società si muovono e i governi operano.
Oggi, appare sempre più necessaria una transizione verso nuove architetture che, pur nella loro sempre maggiore frammentarietà e complessità, garantiscano coesione e inclusione sociale. Il tutto cercando un non facile equilibrio tra l’equità, pilastro del welfare, e una sostenibilità ad ampio raggio, che comprenda economia, finanza, sociale, politica, ambiente.
L’invecchiamento della popolazione in particolare è una pentola a pressione pronta ad esplodere, quando la spesa pubblica per pensioni, sanità e assistenza non sarà più sostenibile. In Italia attualmente questa spesa è arrivata al 27% del Pil, a causa soprattutto della componente pensionistica. E la denatalità non fa guardare al futuro con ottimismo: negli ultimi dieci anni il numero di giovani tra i 15 e i 34 anni è sceso di quasi un milione, e l’Istat stima che fino al 2030 la popolazione di 18-58enni diminuirà ad un tasso dell’1% annuo.
Non a caso si parla di ‘Trilemma delle pensioni’ per il secolo in corso: un dilemma a tre lati la cui soluzione mira a ottenere una sostenibilità economico-finanziaria, socio-politica e ambientale.
Diverse le direzioni in cui si è messo mano ai sistemi di welfare per fronteggiare le trasformazioni in atto: sia allocando le risorse a settori diversi della protezione sociale, andando a proteggere gruppi esposti a ‘nuovi rischi sociali’ e/o esclusi dalle tutele, sia attraverso l’ingresso di nuovi attori quali Unione Europea, Regioni, Comuni, Terzo settore, associazioni di volontariato, sindacati, imprese, istituzioni bancarie e assicurative.
Tanti dunque gli argomenti al centro della tre giorni milanese, che si annuncia ricca di incontri, tavole rotonde e sessioni parallele. Tra le altre cose, si analizzeranno la situazione attuale e gli scenari futuri, senza tralasciare i problemi legati alle disuguaglianze, all’assistenza sociale e alla dispersione scolastica e quelli relativi all’Economia della conoscenza, all’occupabilità e alla transizione eco-sociale. Si parlerà anche di religione e welfare, di integrazione, delle politiche di work-life balance e di genere.
Il programma completo si può leggere sul sito della Conferenza ESPAnet.