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Edilizia: 600mila nuovi posti di lavoro sviluppando quella 'green'/Focus

28 gennaio 2016 | 14.34
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Edilizia: 600mila nuovi posti di lavoro sviluppando quella 'green'/Focus

Riqualificazione edilizia, fa bene all'ambiente, al portafoglio dei cittadini ma anche all'occupazione. Sviluppando maggiormente le filiere industriali nazionali di produzione dei materiali e dei componenti per l'edilizia, attivando cicli di recupero e riciclo dei materiali da costruzione, si potrebbero creare 600mila nuovi posti di lavoro. E' lo scenario tracciato dalle organizzazioni sindacali e da Legambiente nel quarto rapporto congiunto "Innovazione e sostenibilità nel settore edilizio" che vede insieme l'associazione ambientalista, Feneal Uil, Filca Cisl e Cgil Fillea.

Il rapporto fornisce anche una stima dei riflessi occupazionali della riqualificazione energetica degli edifici, almeno per i lavori che hanno usufruito degli incentivi fiscali. Gi investimenti attivati che hanno usufruito delle detrazioni sono stimati, per il 2014, in circa 28,4 miliardi, di cui circa 4 miliardi ascrivibili agli interventi di riqualificazione energetica. A tali investimenti corrispondono circa 224mila occupati diretti e 336mila complessivi (compresi gli indiretti), impiegati per tutti gli interventi incentivati. Di questi la quota parte della riqualificazione energetica ammonta a 39mila diretti e 59mila complessivi, compresi gli indiretti.

Le stime per il 2015 sono in calo, ma se si considera l'intero periodo 2007-2014, quello per cui l'incentivo per la riqualificazione energetica è stato in vigore, l'impatto occupazionale complessivo è stimato in 257mila lavoratori diretti e 386mila compreso l'indotto. In media, nel periodo, si sono attivati 32mila occupati diretti e 48mila complessivi ogni anno con un trend in forte accelerazione fino al 2013 e di complessiva tenuta nell'ultimo biennio.

C'è però anche una percentuale, difficile da quantificare, di lavori che restano esclusi dalla valutazione in quanto realizzati senza usufruire dell'incentivo. A questo riguardo, basta pensare che tutti gli interventi che hanno usufruito degli incentivi hanno rappresentato, nel 2014, il 42,9% del totale dei lavori di rinnovo edilizio.

Numeri importanti, sottolinea il rapporto, se si considera che nel 2014 il settore ha perso circa 69mila occupati. Insomma, "l'attività di rinnovo edilizio e quella di riqualificazione energetica hanno evitato una vera e propria débacle del settore delle costruzioni in questi anni di crisi".

Le occupazioni "green" nelle costruzioni, continua il rapporto, continueranno a crescere: secondo i dati Excelsior, l'incidenza percentuale delle assunzioni di green jobs programmate dalle imprese nelle costruzioni sono passate dal 28% del 2009 al 44% del 2015.

Nel medio periodo, stimando come obiettivo raggiungibile quello di attivare, per l'efficientamento energetico, circa 7 miliardi di risorse dai fondi comunitari nel settennio 2014-2020, e aggiungendo a questi fondi le previsioni di impatto della reiterazione degli incentivi nel solo periodo 2014-2016, si arriva a un impatto occupazionale di oltre 160mila occupati diretti e 240mila complessivi.

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