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Editoria, Cicchitto: "Nasce Civiltà socialista per colmare un vuoto culturale"

26 novembre 2022 | 17.34
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Editoria, Cicchitto:

Colmare un vuoto che nessuno riesce a colmare: quello della cultura socialista riformista. Nasce per questo la nuova rivista diretta da Umberto Ranieri e Fabrizio Cicchitto, "Civiltà socialista". "Abbiamo fondato questa nuova rivista, io e Ranieri che veniamo da due esperienze diverse, per marcare una posizione socialista riformista con due storie alle spalle, quella dei miglioristi e quella del Partito socialista, perché ci sembra che ci sia un vuoto che nessuno riesce a colmare", spiega all'AdnKronos Fabrizio Cicchitto.

"La destra - spiega - sta coprendo tutti gli spazi intrinsechi alla sua esperienza; a sinistra, l'assenza di una posizione culturalmente socialista riformista ha creato un vuoto non riempito né dal Pd e il suo travaglio né dal tentativo del cosiddetto terzo polo. Abbiamo ritenuto che un recupero della cultura socialista sia fondamentale, in primo luogo sul piano culturale". Quello che è avvento nel '92-'94, cioè l'eliminazione del Partito Socialista, ha finito con il creare un vuoto, per Cicchitto, non più colmato "perché il Pd è fondato sulla non scelta. E' vero quello che dice D'Alema: il Pd è fatto da materiali eterogenei non omogeneizzati. Dovrebbe scegliere: o sono riformisti o danno vita a un partito neo-comunista, massimalista, populista, neutralista. La non scelta, invece, provoca disastri".

Un "difetto mortale", la non scelta, comprovato dall'esito elettorale: "il Pd è andato alle elezioni avendole già perse in partenza, mentre il centro destra, nonostante le contraddizioni, si è unito secondo la logica imposta dalla legge elettorale di cui il Pd ha responsabilità". Risultato: "mentre altre formazioni politiche hanno perso voti, vedi M5S, Forza Italia e Lega, ma hanno ottenuto risultati politici, il Pd ha perso pochi voti ma è andato incontro a una sconfitta politica abissale che richiede una revisione, ma non mi sembra che lo stiano facendo".

Paradossale, per Cicchitto, "la formazione di questa commissione per il documento politico, e non ho mai visto un documento politico stilato da 87 persone, dalla quale restano fuori tre persone che rappresentano posizioni politiche significative: Bettini, Franceschini e Guerrini. Perché farlo se non per 'non scegliere'? Il rischio è che ancora una volta il Pd faccia un congresso fondato solo sulle persone e non sulle scelte di fondo. La rivista 'Civiltà socialista' cerca di coprire, essenzialmente sul piano culturale, un vuoto socialista riformista che si è determinato e che sta provocando conseguenze culturali e politiche".

Il governo Meloni? "Premesso che l'Italia si è mezza suicidata non tenendo Draghi - risponde Cicchitto - mi sembra che Meloni abbia coscienza e consapevolezza delle difficoltà e che se si schiaccia sulle posizioni sovraniste estreme è perduta. Esistono una serie di buchi e quello più rilevante è quello di cui si parla di meno: la sanità. Un difetto che resta aperto e inalterato ma è un problema enorme che rischia di complicarci molto la vita. Sul fronte della politica economica, è stato evitato il peggio ed è difficile ottenere il meglio. Stiamo su una faticosa via intermedia".

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