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Coronavirus: Copernicus, si riducono livelli NO2 al nord

18 marzo 2020 | 15.43
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Coronavirus: Copernicus, si riducono livelli NO2 al nord

Effetto Coronavirus: si riduce l'inquinamento sul nostro Paese, soprattutto al nord. Un’osservazione superficiale del biossido di azoto (NO2) mostra un graduale trend di riduzione: circa il 10% in meno a settimana nelle ultime quattro o cinque settimane. Ed è attribuibile proprio agli effetti delle misure prese contro il Covid-19. Lo rileva Copernicus Atmosphere Monitoring Service, implementato dal Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine per conto della Commissione europea, fornisce analisi giornaliere sulle concentrazioni orarie degli inquinanti atmosferici.

A Milano, le concentrazioni medie di NO2 sono state di circa 65 μg.m-3 a gennaio, 45 μg.m-3 a febbraio e 35 μg.m-3 nella prima metà di marzo. La decrescente tendenza lineare sulla media giornaliera dalla sesta settimana è dell'ordine di -4 μg.m-3 a settimana. Simili tendenze decrescenti si riscontrano in altre città del Nord Italia, come Torino o Bergamo. Nella parte orientale dell’Italia invece, sembra esserci un cambiamento piuttosto graduale. Per esempio, a Bologna le concentrazioni sono state di 30 μg.m-3 a gennaio e di 15 μg.m-3 dall'inizio di febbraio (35 μg.m-3 e 15 μg.m-3 per Venezia).

“Ciò che il satellite osserva è proporzionale alla quantità di inquinanti verticalmente integrata, ovvero da terra fino alla cima dell'atmosfera - spiega Vincent-Henri Peuch, direttore del servizio di monitoraggio dell'atmosfera di Copernicus - Questo è un dato abbastanza diverso dalle concentrazioni in superficie e ancora più diverso dalle emissioni. Alla luce di queste limitazioni, il rilevamento della diminuzione dei livelli di attività è a dir poco notevole. Ciò dimostra la portata delle misure adottate dall'Italia".

Il NO2 è un inquinante di breve durata. Generalmente, una volta emesso nell'atmosfera ci rimane meno di un giorno prima di essere depositato o reagire con altri gas. Ciò significa che questo inquinante non si allontana molto dal punto di emissione. La maggior parte delle fonti di emissione di NO2 si trovano in superficie e sono generate da attività umane come il traffico, la produzione di energia, il riscaldamento residenziale, le industrie, ecc. Le fonti variano notevolmente durante il giorno, oltre che a seconda del giorno della settimana e del mese. Queste variazioni dipendono anche da fattori come il tempo, infatti un periodo freddo scatena l’aumento del riscaldamento residenziale e della domanda di energia.

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