(Aki) - Dodici sostenitori del deposto presidente egiziano Mohammed Morsi sono stati condannati a morte con l'accusa di aver ucciso un poliziotto il 19 settembre dello scorso anno. Lo riferisce l'emittente Nile Tv. I fatti risalgono a quando, durante un raid della polizia in una sede dei Fratelli Musulmani, 23 persone in fuga hanno letteralmente sommerso Nabil Farag, numero due del quartier generale della sicurezza di Giza, uccidendolo, mentre altri nove poliziotti rimasero feriti. Gli imputati sono anche stati accusati di aver formato un gruppo terroristico, di assalti alla polizia, a chiese ed edifici pubblici, oltre che di aver disturbato l'ordine pubblico. Otto imputati sono gia' in carcere, mentre quattro restano latitanti.
Il verdetto deve essere approvato dal Grand Mufti per diventare effettivo. Per la sentenza definitiva si dovra' aspettare l'8 agosto.