Il tribunale del Cairo per le questioni urgenti ha condannato a morte 185 imputati in relazione al cosidetto 'massacro di Kerdasa'. Lo riferisce l'emittente al-Arabiya. I fatti risalgono al 14 agosto del 2013, quando una cinquantina di sostenitori del deposto presidente islamico Mohammed Morsi e di beduini fecero irruzione nella stazione di polizia di Kerdasa, a Giza. La caserma fu assediata per cinque ore e 14 agenti furono uccisi. Sui loro corpi furono riscontrati segni di torture e alcuni furono mutilati. I militanti si spostarono poi nell'unica chiesa esistente in città e diedero fuoco all'edificio.
L'azione fu una conseguenza dall'azione violenta con cui le forze dell'ordine dispersero i sit-in che da sei settimane i sostenitori di Morsi stavano tenendo al Cairo e a Giza.