(Aki) - Si terranno il 26 e 27 maggio le elezioni presidenziali in Egitto, le prime dopo la deposizione il 3 luglio scorso del presidente islamico Mohammed Morsi, eletto dopo la Rivoluzione del 25 gennaio del 2011 che aveva portato alla caduta di Hosni Mubarak. A sfidarsi saranno solo due candidati, l'ex capo delle Forze Armate e ministro della Difesa Abdel Fattah al-Sisi e l'uomo della sinistra egiziana, il nasserista Hamdeen Sabahi, che da oggi devono rispettare il silenzio elettorale.
A essere chaimati alle urne sono circa 54 milioni di elettori su una popolazione stimata di circa 90 milioni, due milioni in piu' di quelli registrati alle ultime presidenziali dal maggio-giugno 2012 quando i candidati erano 13. Gli egiziani all'estero hanno gia' espresso la loro preferenza votando dal 15 al 19 maggio in 124 Paesi e incoronando al-Sisi vincitore con il 94,5 per cento dei 310mila voti espressi.
In base a quanto annunciato lo scorso 26 gennaio dal presidente ad interim Adly Mansour, dopo le presidenziali si terranno in Egitto le elezioni parlamentari. In occasione del voto l'Alleanza nazionale in difesa della Legittimita', pro Morsi, ha annunciato una settimana di proteste definendo le elezioni ''una farsa'' e annunciandone il boicottaggio. (segue)