Oltre 2.300 le persone arrestate, 111 sono minorenni
Amnesty International ha denunciato che dal 20 settembre le autorità egiziane hanno lanciato "la più ampia campagna repressiva" dalla salita al potere del presidente Abdel Fattah al-Sisi. Le persone arrestate, spiega l'Ong, sono oltre 2.300, tra le quali almeno 111 minorenni. Tra gli arrestati vi sono centinaia di manifestanti pacifici così come 'bersagli' più specifici, quali avvocati per i diritti umani, giornalisti, attivisti ed esponenti politici.
"La vasta maggioranza delle persone arrestate è indagata nell'ambito di una inchiesta che, se si arriverà a giudizio, darà luogo al più grande procedimento penale della storia egiziana per fatti relativi a manifestazioni di piazza", ha sottolineato Amnesty.
"Il governo del presidente al-Sisi ha orchestrato questa campagna repressiva per abbattere il minimo segnale di dissenso e ridurre al silenzio ogni dissidente. L'ondata senza precedenti di arresti di massa, che ha riguardato anche persone non coinvolte nelle proteste, invia un messaggio chiaro: chiunque sia considerato una minaccia per il governo sarà colpito", ha dichiarato Najia Bounaim, direttrice delle campagne sull'Africa del Nord di Amnesty International.