(Aki) - "L'Egitto - continua Maher - e' governato da una giunta militare", che ha "adottato una legge che vieta le proteste", in base alla quale lo stesso fondatore del movimento 6 Aprile e' stato condannato a tre anni di carcere e a una multa da 50mila ghinee egiziane. Le autorita', secondo Maher "sparano" contro i manifestati, "uccidono o imprigionano" chi parla della "violazione dei diritti umani e dell'oppressione che aumentano di giorno in giorno" e "nessuno puo' piu' esprimere la sua opinione".
"E' vero - ammette Maher - c'e' una nuova costituzione, ma nessuno puo' criticare qualcuno dei suoi articoli perche' le autorita' hanno cominciato a imprigionare i critici prima ancora che la costituzione fosse approvata". "E' vero - dice ancora - la scorsa settimana ci sono state elezioni presidenziali, ma tutti sapevano il loro risultato gia' prima che si svolgessero. Non c'e' alcun cammino verso la democrazia, e' tutto una farsa".
Per l'attivista l'appoggio degli Usa a Sisi, cosi' come la decisione di riattivare gli aiuti militari all'Egitto "sono interpretati nel paese come un sostegno al regime militare e un incoraggiamento all'oppressione e alla tirannia". Maher ammette che nel paese c'e' un grave problema di terrorismo, "ma e' inaccettabile che le autorita' generalizzino e sollevino accuse senza prove". "Se i vostri elicotteri Apache sono importanti nella lotta al terrorismo - conclude - vi assicuro che le liberta' individuali, la democrazia, il rispetto dei diritti umani, il dialogo e l'inclusione sono altrettanto importanti".