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Egitto: Il Cairo, jihadisti dietro attacco a Città dei Media a Giza

15 aprile 2015 | 11.01
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Otto ordigni hanno messo fuori uso due tralicci, causando un'interruzione dell'energia elettrica. Il premier egiziano Ibrahim Mahlab sul luogo dell'attacco: "Noi siamo decisi a costruire, mentre loro vogliono distruggere".

Egitto: Il Cairo, jihadisti dietro attacco a Città dei Media a Giza

E' del gruppo jihadista 'Soldati dell'Egitto' (in arabo 'Ajnad Misr') la responsabilità delle esplosioni che si sono verificate ieri sera alla Città dei Media a Giza, in Egitto, e che hanno danneggiato due tralicci con conseguente interruzione nell'erogazione dell'energia elettrica. Lo hanno affermato fonti della sicurezza egiziana citate dai media della regione, secondo cui i terroristi hanno collocato otto ordigni alla base dei due tralicci causando la caduta di uno dei due. L'interruzione della corrente elettrica ha bloccato le trasmissioni di alcuni canali satellitari egiziani.

Stamani sul posto si è recato anche il premier egiziano Ibrahim Mahlab, il quale ha assicurato che l'Egitto "porterà a compimento la sua road map. Noi siamo decisi a costruire, mentre loro vogliono distruggere, ma alla fine saremo noi a vincere", ha dichiarato Mahlab con riferimento agli autori dell'attacco. "Nonostante quello che è accaduto continueremo a costruire, il popolo egiziano non ha paura", ha aggiunto il premier, secondo quanto riferisce il quotidiano locale 'Al-Ahram'. Stando al direttore della Città dei Media, Osama Haykal, "si sapeva che l'area era nel mirino dei terroristi, che hanno provato più volte in passato ad attaccarla".

La Compagnia elettrica egiziana ha fatto sapere in una nota che i responsabili del ministero dell'Energia elettrica e gli artificieri della Protezione civile si sono recati sul posto per verificare l'eventuale presenza di altri ordigni.

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