Vietato manifestare in Egitto per commemorare la rivoluzione del 2011 contro il regime di Hosni Mubarak. Gli egiziani che pianificano proteste per celebrare la rivoluzione di cinque anni fa commettono "reato" e devono essere puniti, ha detto il ministro egiziano per gli Affari religiosi, Mohammed Mokhtar Gomaa.
"Sono persone corrotte, che vanno punite affinché non distruggano la nazione", ha aggiunto in un sermone in una moschea nella provincia di Beheira, a nordovest del Cairo.
Le parole di Gomaa, riportate dall'agenzia di stampa Dpa, arrivano dopo gli appelli degli attivisti e dei sostenitori dei Fratelli Musulmani, organizzazione messa al bando nell'Egitto di Abdel Fattah al-Sisi, a partecipare a manifestazioni antigovernative in occasione dell'anniversario del 25 gennaio, quando scoppiò la rivolta contro Mubarak.
Nei giorni scorsi il giornale al-Masry al-Youm scriveva di 'istruzioni' del ministero per gli Affari religiosi alle moschee per scoraggiare la partecipazione alle proteste.
"Bisogna fronteggiare coloro che vogliono la distruzione e che fanno appello a manifestare - ha detto Gomaa - Se guardiamo ai Paesi nel caos, ci rendiamo conto della benedizione che rappresenta la sicurezza di cui godiamo". "Dobbiamo tutti difendere la nazione, la sua sicurezza e la sua stabilità", ha aggiunto.