(Aki) - "Una violazione della legge internazionale sui diritti umani". Cosi' Rupert Colville, portavoce dell'Alto Commissariato Onu per i Diritti Umani, ha definito le condanne a morte comminate ieri in Egitto a 529 Fratelli Musulmani. "L'ondata di sentenze capitali a seguito di un processo pieno di irregolarita' e' una violazione della legge internazionale sui diritti umani", ha affermato Colville, nel corso di una conferenza stampa a Ginevra.
"Un processo di massa a 529 persone che si e' svolto in appena due giorni non potra' mai avere la maggior parte delle prerogative necessarie per un processo regolare", ha aggiunto il portavoce, precisando che quasi 400 imputati sono stati condannati in contumacia.
"Il tribunale di Minya, nel sud dell'Egitto, processera' oggi oltre 600 imputati per appartenenza ai Fratelli Musulmani", organizzazione inserita dal governo egiziano nella lista nera dei gruppi terroristi, ha dichiarato Colville, che ha concluso: "E' particolarmente preoccupante che ci siano migliaia di altri imputati che sono stati rinchiusi in carcere dallo scorso luglio con accuse analoghe".
