(Aki) - "Prevedo che se saro' confermato - ha proseguito Zaazou - dovro' fare molti viaggi nei paesi europei, per convincerli che l'Egitto e' tornato a essere un posto sicuro". Il messaggio del ministro passa quindi a toni foschi quando ha evocato lo spettro dei flussi di clandestini verso l'Italia. "Avete problemi - ha detto - con l'arrivo di immigrati irregolari dal Nord Africa. Se rimuovete lo sconsiglio aiutate l'Egitto a ripartire e anche questo problema potra' essere arginato, perche' e' legato alla nostra disoccupazione e alla crisi economica". Una "generalizzazione", secondo l'ambasciatore italiano al Cairo, Maurizio Massari, il quale ha ricordato le altre crisi, come quella siriana, che contribuiscono ai flussi verso il nostro paese. "Lo sconsiglio - ha spiegato - e' stato adottato in seguito a segnalazioni delle nostre istituzioni riguardanti l'incolumita' dei nostri concittadini".
Ma e' chiaro, per l'ambasciatore, che si tratta di una "situazione non cristallizzata e in divenire". Anche perche' l'Italia ha "fiducia" nel fatto che, con le elezioni presidenziali di maggio, si possa aprire in Egitto una nuova fase, fatta di stabilita', sviluppo sociale e rilancio economico. "Vogliamo credere in una nuova fase per il paese", ha detto Massari, annunciando che l'Italia lancera' in Egitto progetti per il turismo, per le energie rinnovabili e per il ruolo dei giovani nella societa' civile. Il nostro paese, inoltre, sara' a breve presidente di turno dell'Ue e "intende potenziare - ha concluso - la dimensione mediterranea della politica europea, nella quale l'Egitto e' centrale".