(Aki) - Anche l'emergere delle forze di ispirazione islamica dopo la cacciata di Mubarak ha contribuito a fiaccare il settore. "I lavoratori qualificati del turismo continuano a diminuire - ha spiegato di recente alla stampa locale Wagdi al-Kerdany, membro del comitato esecutivo della Federazione egiziana del Turismo - soprattutto perche' il flusso di turisti resta basso. Ma i lavoratori hanno deciso di dedicarsi ad altre occupazioni anche in conseguenza del diffondersi di idee radicali, contrarie all'occupazione nel turismo".
I primi dati del 2014 non sono incoraggianti. Nel primo quadrimestre gli incassi del settore sono stati di 1,3 miliardi di dollari, con un calo del 43% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Ma ora il paese e' pronto a scommettere su un cambio di tendenza. E qualcuno dice che l'elezione dell''uomo forte' al-Sisi, di soli pochi giorni fa, ha gia' cominciato a produrre effetti. "Gli italiani cominciano a tornare - dice un commerciante copto, che ha una bottega di souvenir di fronte al porto di Marsa Alam - L'effetto e' stato immediato, perche' al-Sisi era quello che ci voleva". (segue)