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'Ehhhh fr...!', il coro omofobo che inguaia il Messico

21 giugno 2016 | 13.02
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Un'azione di Messico-Colombia (Afp) - AFP
Un'azione di Messico-Colombia (Afp) - AFP

L'insulto omofobo diventa un caso di stato. Il Messico deve fare i conti con la pessima abitudine, ormai consolidata, che caratterizza un'ampia porzione dei tifosi della Nazionale. L'avventura nella Coppa America del Centenario, chiusa con la disastrosa sconfitta per 7-0 contro il Cile nei quarti, è stata accompagnata dalle pessime performance di numerosi tifosi. Negli stadi statunitensi in cui ha giocato il Messico, il coro omofobo 'ehhhhh puto', diffuso negli stadi del paese già dal 2004, ha accompagnato sistematicamente i rinvii dei portieri avversari.

La Fifa, la federcalcio internazionale, ha minacciato sanzioni che potrebbero condizionare il cammino della Tricolor nelle qualificazioni ai Mondiali 2018. La federazione messicana ha schierato alcuni giocatori, protagonisti di campagne di sensibilizzazione contro la deplorevole abitudine. La situazione, nei giorni in cui gli Stati Uniti sono stati sconvolti dalla strage di Orlando, ha indotto l'emittente messicana Univision ad un gesto senza precedenti: prima dell'inizio del torneo, la tv ha assunto una posizione chiarissima con un comunicato, letto poi dai commentatori prima di ognuno dei match giocati dalla selezione.

"Durante la partita alcuni tifosi potrebbero usare un linguaggio o intonare cori offensivi per alcuni ascoltatori e per la comunità in generale. Ci rendiamo conto che una cosa del genere possa accadere durante una trasmissione di un evento sportivo. Ma, in ogni caso, non tolleriamo o incoraggiamo l'uso di un simile linguaggio", sono state le parole ripetute sistematicamente dai cronisti. "Vogliamo ribadire e assicurare che la nostra copertura e i nostri commenti rispettano tutti, compresa la comunità LGBT".

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