Roma, 8 apr. (Labitalia) - Su Electrolux "l'incontro di Roma è un ulteriore passo nella giusta direzione, ma rimane interlocutorio", visto che che ''non sono emersi ancora impegni dei livelli istituzionali, nazionali e regionali, se non la importante conferma della decontribuzione dei contratti di solidarietà, con relativa la copertura, approvata dal governo con un decreto legge a fine marzo". E' quanto si legge in una nota delle Rsu di Fim, Fiom e Uilm che indicano come oggi i "nuovi scioperi" all'Electrolux di Susegana abbiano avuto adesioni vicine al 100%.
"Mentre l'effetto giornalistico di 'zero licenziamenti', pur vero, è un sofismo lessicale: nessuna magia - sottolineano le Rsu - della multinazionale, l'affermazione si rifa alla trasformazione dei lavoratori in più (esuberi), in proporzionale riduzione orario lavoro, così come prevede la normativa in materia di contratti di solidarietà, sottoscritti da Electrolux con il sindacato a fine marzo. Le norme esistenti infatti rendono incompatibile la presenza di accordi di mobilità o licenziamenti in presenza di intese sull'uso dei contratti di solidarietà".
"I due ammortizzatori sociali - sottolineano le Rsu - sono in alternativa l'un l'altro: o si usa la solidarietà o la mobilità/licenziamenti. Per questo si può dire che non ci sono licenziamenti, in quanto gli esuberi sono assorbiti dalla ridistribuzione dell'orario di lavoro".
