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Elezioni 2022, Kanko (Ecr): "Meloni donna forte, Ue ascolti i popoli"

29 settembre 2022 | 09.40
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La vicepresidente dei Conservatori: "Sbagliato giudicare prima che inizi a lavorare"

La sede del Parlamento Europeo a Strasburgo (foto Adnkronos)
La sede del Parlamento Europeo a Strasburgo (foto Adnkronos)

La vittoria di Giorgia Meloni, una "donna forte", nelle elezioni politiche in Italia è "un segnale" che i vertici dell'Ue dovrebbero "ascoltare". Ed è "sbagliato" giudicare una persona prima ancora che inizi a lavorare. A dirlo all'Adnkronos è Assita Kanko, vicepresidente del gruppo Ecr nel Parlamento Europeo, fiamminga dell'N-Va (Nieuw-Vlaamse Alliantie, Nuova Alleanza Fiamminga), partito autonomista belga, nata nel Burkina Faso.

L'N-Va, sottolinea Kanko, fa parte del gruppo Ecr, ma non del partito Ecr" che Meloni presiede, perché "c'è una differenza tra il partito e il gruppo". Giorgia Meloni, continua Kanko, "è una donna forte e ho sempre sostenuto la necessità di una maggiore presenza delle donne in politica, a prescindere dal partito. Se si guardano le foto ufficiali" del G7 e del G20, "non si vedono abbastanza donne".

Inoltre, "ci si aspetta sempre che le donne siano perfette, ma se guardiamo agli uomini che guidano il mondo oggi, ce n'è uno perfetto? Come donna - dice - sono contenta che una donna forte abbia vinto le elezioni. Politicamente siamo d'accordo su tutto? No. Ognuno ha la sua posizione". 

Inoltre, aggiunge Kanko, "io non sono italiana. Gli italiani hanno votato e hanno deciso che vogliono Giorgia Meloni come primo ministro. Chi sono io per dire al popolo italiano che cosa devono fare? Hanno parlato: spero che Giorgia Meloni sia consapevole dei pregiudizi che le persone hanno su di lei e che lei, governando, dimostri di avere leadership e che conduca una politica di centrodestra".

Per la politica fiamminga, "i leader europei, Ursula von der Leyen e Charles Michel, devono ascoltare, quando i popoli europei parlano. Devono ascoltare il segnale che mandano gli italiani.  Per essere onesta, non sono sorpresa dal risultato delle elezioni". E ricorda che "quando i cittadini vanno a votare, è l'unico momento in cui hanno potere". 

L'N-Va è un partito autonomista, se non indipendentista, mentre Fdi viene da una tradizione politica centralista: "Un gruppo nel Parlamento Europeo - ricorda Kanko - è una collaborazione tecnica, sennò bisognerebbe pensare che la Cdu e Fidesz, che è stata vent'anni nel Ppe, sono la stessa cosa: non lo sono. Il mio partito non è solo autonomista: vuole una politica economica di centrodestra e si batte per i diritti delle donne musulmane anche sul suolo europeo, dove la sinistra le abbandona nel nome del politically correct, facendo finta che il problema non esista". 

Il fatto è, continua Kanko, che molti "invece di chiedersi perché gli italiani hanno votato" come hanno votato, "vogliono punirli. Volete davvero togliere ai cittadini il potere di votare? Io sono cresciuta nel Burkina Faso e quando votavamo a nessuno importava: sono molto contenta quando vado a votare. E' molto maleducato dire, quando una democrazia parla, che ha sbagliato".

"Ho incontrato Giorgia Meloni una volta a Strasburgo, molto brevemente. L'impressione che mi ha dato è di una donna che ha moltissima energia e passione. Posso capire che gli italiani si siano innamorati di lei. Quando un politico si batte con passione, ridà vita alla politica: almeno ti importa di qualcosa, è molto importante. Non dobbiamo giudicare le persone prima ancora che inizino il lavoro", conclude Kanko. 

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