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Elezioni Brasile 2022, Lula presidente: "Hanno cercato di seppellirmi ma sono risorto"

31 ottobre 2022 | 07.30
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Il leader di sinistra ha ottenuto il 50,83% dei voti contro il 49,17% di Bolsonaro, che non ha ancora concesso la vittoria

(Foto Afp)
(Foto Afp)

Luiz Inácio Lula da Silva è il nuovo presidente del Brasile. Lula ha vinto le elezioni presidenziali 2022 superando il presidente uscente Jair Bolsonaro alla fine di un lungo testa a testa, conclusosi con il 50,9% dei voti in suo favore contro il 49,1% ottenuto dal capo di Stato uscente, che ha spesso denunciato l'inaffidabilità del sistema di voto, deve ancora concedere la vittoria.

"Hanno cercato di seppellirmi vivo ma sono qui", ha detto nel suo primo discorso dopo l'elezione, descrivendo la vittoria come la sua "resurrezione" politica. "Sono qui per governare il Paese in un momento molto difficile, ma riusciremo a trovare le risposte. Il Brasile è tornato: è troppo grande per essere relegato a questo ruolo di paria nel mondo", ha detto usando toni di riconciliazione.

La vittoria del politico 76enne rappresenta il ritorno della sinistra al potere in Brasile e conclude una trionfale rimonta personale per Lula, dopo una serie di accuse di corruzione che lo hanno portato alla reclusione per 580 giorni. Le sentenze sono state successivamente annullate dalla Corte Suprema, aprendo la strada alla sua rielezione.

"A partire dal primo gennaio 2023, governerò per i 215 milioni di brasiliani, non solo per quelli che mi hanno votato. Non ci sono due brasiliani. Siamo un paese, un popolo, una grande nazione. È tempo di riunire la famiglia", ha detto il neo presidente in una conferenza stampa, aggiungendo che "vivremo una nuova epoca di pace, amore e speranza. A nessuno interessa vivere in un Paese perennemente in guerra. È tempo di deporre le armi. Questo Paese ha bisogno di pace e unità. I brasiliani sono stanchi di combattere".

Lula prenderà le redini di un paese afflitto da una grave disuguaglianza che sta ancora lottando per riprendersi dalla pandemia di Covid-19. Circa 9,6 milioni di persone sono cadute sotto la soglia di povertà tra il 2019 e il 2021 e i tassi di alfabetizzazione e frequenza scolastica sono diminuiti. Dovrà anche affrontare una nazione profondamente fratturata e urgenti problemi ambientali, tra cui la dilagante deforestazione in Amazzonia. "Il Brasile è pronto per lottare contro la crisi climatica e per la deforestazione zero dell'Amazzonia. Il pianeta ha bisogno di una Amazzonia viva: un albero in piedi vale più di tonnellate di legname estratto illegalmente", ha affermato.

Per Lula questo sarà il terzo mandato, dopo aver governato il Brasile per due mandati consecutivi tra il 2003 e il 2010.

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