Maggiore collaborazione con la politica. La proposta arriva dalla Cida che si impegna a lavorare con il prossimo parlamento sui temi strategici per il futuro delle Paese: fiscalità, welfare, ambiente e lavoro. Temi su cui la Confederazione italiana dei dirigenti e delle alte professionalità può offrire il proprio contribuito. "Dal welfare a una fiscalità più equa e giusta passando dall'ambiente sono tutti argomenti sui quali la Cida è in grado di impegnarsi non facendo politica ma lavorando con la politica", spiega Luigi Catalucci, vice presidente della Cida che sottolinea come i manager del settore pubblico e privato possono essere del risorse in quanto "detentori di capacità e di saperi in diversi ambiti necessari allo sviluppo del Paese". Ma serve un'inversione di tendenza da qualche tempo è in corso un processo di disintermediazione tra politici e corpi intermedi. Per il candidato di Forza Italia al Senato, Andrea Mandelli, intervenuto a un confronto tra candidati organizzato a Milano dalla Cida, occorre "ricucire quello strappo che il Pd ha fatto con i corpi intermedi in questi anni al contrario di Forza Italia che crede che da queste associazioni possano nascere suggerimenti e proposte che non sono la volontà del corporativismo, ma la volontà di dare un contribuito reale all'evoluzione del Paese". Controbatte il candidato dei dem alla Camera Mattia Mor che evidenzia come il "il Pd guardi a tutto coloro che si impegnano per il bene dell'Italia con buon occhio e accettando suggerimenti in particolare per quanto riguarda l'industria e la crescita economica per farli diventare proposte di legge".