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Elezioni, Lucano 'impresentabile' in Regionali Calabria

01 ottobre 2021 | 21.44
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Gli impresentabili nelle comunali sono 9, c'è De Vito a Roma

Elezioni, Lucano 'impresentabile' in Regionali Calabria

Mimmo Lucano è l'unico 'impresentabile' nelle elezioni regionali in Calabria. Nelle elezioni comunali in programma domenica in varie città, altri 9 impresentabili. Tra loro, a Roma, Marcello De Vito: l'ex esponente del M5S è candidato con Forza Italia.

LUCANO - Un "solo candidato" è finito nel mirino della Commissione parlamentare Antimafia, presieduta dal senatore Nicola Morra, nell'ambito dei controlli sui cosiddetti 'impresentabili' nelle liste per le regionali in Calabria. Si tratta di "Domenico Lucano", ha detto al termine della seduta Morra spiegando che se Lucano venisse "eletto risulterebbe sospeso di diritto perché ha riportato una condanna, sebbene non definitiva" per alcuni reati legati alla legge Severino tra cui "peculato e abuso di ufficio", ha spiegato Morra. Lucano si presenta per ''Un'altra Calabria è possibile' che sostiene il candidato presidente Luigi de Magistris".

ELEZIONI COMUNALI - Sono nove i nomi finiti nel mirino della Commissione parlamentare Antimafia nell'ambito dei controlli nelle liste per le prossime comunali. I controlli dell'Antimafia avvengono sia in funzione della legge Severino sia del codice di autoregolamentazione che l'Antimafia si è data.

Nel dettaglio sono emersi i seguenti 'impresentabili': uno nelle liste per il consiglio comunale di Cosenza, uno nelle liste per il consiglio comunale di Siderno, 4 nelle liste per l'assemblea capitolina, una nelle liste del consiglio comunale di Napoli, uno nelle liste del consiglio comunale di Bologna.

Inoltre un'altra posizione riguarda uno dei candidati a sindaco di Cerignola, Franco Metta perché "la decisione del 1 giugno 2021 della Corte di appello di Bari ha sancito l'incandidabilità" anche se la pronuncia non è definitiva rileva ai "fini del codice di autoregolamentazione". Questa norma, ha spiegato Morra, "precluderebbe la presentabilità di candidati che abbiano ricoperto la carica di sindaco in Comuni sciolti" e dunque Metta non sarebbe "presentabile come candidato sindaco avendo ricoperto le stesse funzioni nel Comune di Cerignola, i cui organi elettivi furono sciolti ai sensi dell'articolo 143 del Tuel" ossia per infiltrazioni.

Morra ha tuttavia precisato che il candidato sindaco di Cerignola Franco Metta ha presentato ricorso e la situazione dunque potrebbe essere ribaltata. Per le comunali di Cosenza risulta in violazione di un articolo del codice di autoregolamentazione "il candidato Gianluca Guarnaccia per la lista 'Coraggio Cosenza' che sostiene il candidato sindaco Francesco Caruso. Il candidato infatti - ha spiegato Morra - a ha due rinvii a giudizio" rispettivamente per un "reato aggravato", si tratta dell''"aggravante mafiosa", e per il reato di "associazione di stampo mafioso". Per le elezioni comunali di Siderno risulta in violazione di un articolo della legge Severino il candidato "Domenico Barbieri per la lista 'Corriamo insieme" che sostiene il candidato sindaco Antonio Cutugno - ha aggiunto Morra - Il candidato, se eletto, risulterebbe sospeso di diritto. Infatti ha riportato una condanna non definitiva a sei mesi di reclusione e 1.032 di multa per il reato di coltivazione di stupefacenti".

Per la comunali a Roma, risulta in violazione del codice di autoregolamentazione "Marcello De Vito della lista 'Fi Berlusconi per Michetti-Libertas-Unione di Centro', che sostiene il candidato sindaco Enrico Michetti", ha riferito Morra. Nei confronti del candidato "è stato emesso un decreto di giudizio immediato per il reato per corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio", ha spiegato Morra.

Irregolarità rispetto alla legge Severino, inoltre, sono emerse per la candidata "Viorica Mariuta per la lista 'Movimento idea sociale Mis' che sostiene il candidato sindaco Gianluca Gismondi". Nei suoi confronti, ha spiegato Morra, "si determinerebbe se eletta la sospensione di ufficio. Infatti risulta una condanna non definitiva per il reato di peculato". In violazione di un articolo del codice di autoregolazione, ha aggiunto poi il presidente dell'Antimafia, c'è il candidato "Antonio Ruggiero per la lista Movimento idea sociale Mis' che sostiene il candidato sindaco Gianluca Gismondi" infatti nei suoi confronti "risulta emesso decreto che fissa il giudizio per impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita".

Infine sempre per il consiglio comunale di Roma, ha concluso Morra, risulta in violazione di un articolo del codice di autoregolamentazione la candidata "Maria Capozza per la lista 'Fi Berlusconi per Michetti - Libertas - Unione di Centro' che sostiene il candidato sindaco Enrico Michetti" infatti nei confronti della candidata "risulta emesso un decreto che fissa il giudizio" per "corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio e corruzione di persona incaricati di un pubblico servizio".

Per le comunali a Napoli, risulta un'irregolarità rispetto alla legge Severino per il "candidato Carlo De Gregorio per la lista 'Essere Napoli' che sostiene il candidato sindaco Catello Maresca. Il candidato, se eletto, risulterebbe sospeso di diritto - ha spiegato Morra - Infatti nei suoi confronti è stata emessa una sentenza di condanna di primo grado" per "importazione, detenzione e commercio di sostanze stupefacenti, alla pena di due anni di reclusione e 5.200 euro di multa".

Infine per quanto riguarda le comunali di Bologna risulta ai fini della legge Severino il candidato "Riccardo Monticelli per la lista 'Coalizione civica per Bologna coraggiosa, ecologista, solidale' che sostiene il candidato sindaco Matteo Leopore". Monticelli, ha spiegato Morra, è "incandidabile" perché gli è stata "inflitta con pronuncia irrevocabile la pena di 4 mesi di reclusione e 1000 euro di multa per il delitto di detenzione ai fini di spaccio. Va precisato - ha continuato Morra - che al momento della presentazione della candidatura il casellario giudiziale non presentava riferimenti alla pronuncia".

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