La commissione elettorale circondariale di Milano ha emesso un provvedimento di ricusazione della lista di Fratelli d'Italia-An per il Consiglio comunale. Lo rendo noto Fdi. Il motivo sarebbe che "nella accettazione di candidatura di tutti i 48 candidati, per un puro errore materiale ascrivibile a un dato tecnico, mancava per ognuno la dichiarazione di non rientrare nei casi di incandidabilità previsti dalla legge Severino".
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"Quello della lista di Fratelli d'Italia che è stata respinta alle comunali di Milano è stato un 'puro errore materiale' a cui ora il partito sta rimediando", dice Ignazio La Russa, leader e fondatore di Fratelli d'Italia. E spiega: "Abbiamo completato un'istanza di autotutela proprio alla commissione elettorale circondariale e stiamo allegando la corretta dichiarazione di tutti i candidati, a partire dai capilista", ovvero Riccardo De Corato, Marco Osnato, Paola Frassinetti e Maurizio Cadeo, che sono tutti "assolutamente in regola" non solo per la legge Severino ma anche secondo i criteri dell'antimafia presieduta da Rosi Bindi. Si tratta, puntualizza l'ex ministro, della "prima volta che c'è questa normativa" e sottolinea che l'errore è dovuto alla "lunghezza della descrizione del nuovo simbolo" che ha fatto saltare una parte successiva, quella appunto mancante, che invece era presente nelle liste per i municipi. Fratelli d'Italia, conclude La Russa, è comunque pronta a rivolgersi, se sarà necessario, al Tar e al Consiglio di Stato.