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La rivelazione

Elezioni Usa, "007 russi attaccarono software"

06 giugno 2017 | 11.20
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Foto Xinua
Foto Xinua

L'intelligence militare russa ha lanciato un attacco hacker contro una società che produce i software per il voto elettronico negli Stati Uniti. Lo rivela The Intercept, citando documenti della National Security Agency che potrebbero quindi fornire la prova di un tentativo attivo da parte di Mosca di influenzare il risultato delle elezioni dello scorso novembre. Le fonti governative hanno comunque precisato che non è chiaro se l'attacco, architettato e condotto per mesi con il sistema dello 'spear-phishing', cioè l'invio di mail che sembrano provenire da mittenti noti, abbia poi avuto un effetto sulle elezioni di novembre.

L'attacco sarebbe iniziato alla fine di agosto contro una compagnia che produce e gestisce le macchine per il voto elettronico, alle quali gli agenti russi hanno inviato false mail di Google, che hanno spinto i dipendenti ad aprirle dando così agli hacker le loro credenziali di login. Alla fine di ottobre, a pochi giorni dal voto quindi, gli stessi agenti russi avrebbero usato le credenziali così ottenute per inviare 122 mail, fingendo di essere le società dei programmi software per il voto elettronico, a diverse agenzie governative.

Una volta aperte queste mail avrebbero avviato un nuovo attacco spear phishing con l'obiettivo di aprire una backdoor, un accesso, nei computer governativi "permettendo in teoria a qualsiasi tipo di cocktail di malware, cioè software dannosi, di essere inviato automaticamente", riporta Intercept.

Poche ore dopo che The Intercept ha pubblicato il documento della Nsa, è stata diffusa dal dipartimento di Giustizia la notizia dell'arresto, avvenuto lo scorso sabato nella sua casa di Augusta, in Georgia, di Reality Leigh Winner, una giovane analista della National Security Agency, accusata di aver sottratto del materiale top secret del governo ed averlo inviato ad una testata giornalistica.

Anche se il dipartimento non ha messo ufficialmente in relazione l'arresto della 25enne, che con un contratto con la Pluribus International Corp. aveva accesso ai documenti top secret, i media americani ritengono che questo sia avvenuto per la pubblicazione del rapporto classificato della Nsa, datato 5 maggio. Dal quartier generale della Nsa, a Fort Meade, in Maryland, è stato determinato che sei persone hanno stampato il rapporto e che è stata identificata la persona che ha contattato via mail il sito di giornalismo investigativo fondato da Glenn Greenward e Laura Poitras, i reporter che rivelarono al mondo i segreti rubati alla Nsa da Edward Snowden.

Nella dichiarazione giurata di uno degli agenti dell'Fbi che hanno arrestato Winner si ricostruisce che l'inchiesta è stata avviata quando "un'agenzia dell'intelligence community" è stata contattata da "una testata giornalistica" per chiedere un commento ad una rivelazione che si intendeva pubblicare il 30 maggio. La testata giornalista, si legge ancora nell'affidavit, ha anche consegnato una copia del rapporto all'agenzia che avrebbe così potuto determinare, dal modo in cui erano piegati i fogli, che questo era stato "stampato e portato a mano fuori dall'edificio governativo".

A questo punto è scattata l'inchiesta interna, che ha portato ad individuare le sei persone che l'avevano stampato, tra le quali solo una, appunto Winner, aveva sul suo computer contatti email con la testata giornalistica in questione. Anche se non viene mai nominato, appare evidente che si tratta del sito investigativo che da parte sua afferma di aver ricevuto il documento da una fonte anonima via mail. Winner - che ha servito nell'Air Force come interprete dal pashtun, farsi e dari, e sul suo account Twitter è un'accesa critica dell'amministrazione Trump - avrebbe invece ammesso di aver stampato il rapporto e di averlo consegnato, con la piena coscienza che si trattava di "un rapporto di intelligence e che i suoi contenuti potevano essere usati per danneggiare gli Stati Uniti ed avvantaggiare una nazione straniera", scrive ancora l'Fbi.

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