Dopo la chiusura delle urne proibiti per non alimentare l'eventuale mancanza di chiarezza, come avvenuto ad agosto in Bielorussia
Google non pubblicherà annunci relativi alle elezioni americane dopo la chiusura delle urne il 3 novembre, proprio come aveva fatto dopo l'inizio delle prime proteste in Bielorussia lo scorso 9 agosto, in seguito alla contestata rielezione di Aleksandr Lukashenko.
Il bando rimarrà in vigore almeno una settimana ma potrebbe durare più a lungo. La decisione è stata presa nel quadro della politica della compagnia sugli "eventi sensibili", politica che si propone di impedire ai brand di approfittare di eventi cruciali e in rapida evoluzione e di bloccare la disinformazione (come quella di candidati che si proclamano vincitori anche senza una validazione ufficiale).
La previsione quest'anno è che l'annuncio dei risultati delle elezioni arriverà più tardi, con il maggior numero di voti per posta. Il bando agli annunci con riferimenti a candidati, partiti, o altro contenuto legato alle elezioni è quindi stato introdotto "per limitare il potenziale che hanno di alimentare la confusione post elettorale".
Facebook adotterà una misura simile, oltre a proibire la pubblicazione di nuovi annunci politici la settimana prima delle elezioni. In una lettera agli inserzionisti, Google, che aveva adottato la stessa politica lo scorso aprile nel caso della pandemia di coronavirus, ha precisato che "prenderà in considerazione diversi fattori prima di decidere di sollevare" il bando.