"Non si sa ancora se ha vinto Biden o Trump. Ma di sicuro si sa chi ha perso: ed è tutto l'establishment che va dal New York Times al Washington Post alla Silicon Valley". Lo dice all'Adnkronos il politologo americano Edward Luttwak, rimarcando: "Per loro queste elezioni erano una formalità. Invece i democratici hanno perso seggi alla Camera ed il Senato è rimasto repubblicano. In questo contesto, anche se Biden vincesse avrebbe un raggio d'azione molto limitato. Il Green new deal e l'intero programma socialdemocratico sono stati definitivamente buttati fuori dalla finestra ed i sopravvissuti democratici alla Camera sanno che devono stare molto attenti in vista delle elezioni del 2022 a non identificarsi con la sinistra".
"Per Trump queste elezioni sono un trionfo politico - afferma il politologo - I repubblicani sono riusciti a conquistare un seggio in California, che era interamente democratica; Così anche in Oregon. Chi si voleva distanziare da Trump è stato sconfitto". Luttwak afferma: "La vittoria del repubblicani al Congresso va letta in tutti i suoi significati: E' stato contraddetto il messaggio che si cercava di diffondere per il quale le elezioni presidenziali sarebbero state una mera formalità, che nessuno avrebbe potuto votare per Trump a parte qualche eterosessuale, analfabeta, bianco e vecchio; ed è stato sconfitto il pensiero di chi ritiene che l'unica questione in America siano i neri 'di professione'. Perché - conclude - a votare Trump sono stati gli ispanici e la stessa borghesia nera". (di Roberta Lanzara)