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Elisa Fuksas: "Un docufilm su Ornella Vanoni, perché lei è l'ultimo mito"

15 febbraio 2022 | 15.10
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'Senza Fine' nelle sale dal 24 febbraio, dopo una serie di anteprime evento - Fra i brani inseriti, oltre a quello composto da Gino Paoli che dà il titolo al lungometraggio, 'Eternità', 'Una ragione di più', 'Dettagli', 'Un'ora sola ti vorrei', 'L'appuntamento', 'Domani è un altro giorno'

Ornella Vanoni nel docufilm 'Senza Fine' di Elisa Fuksas
Ornella Vanoni nel docufilm 'Senza Fine' di Elisa Fuksas

"E' l'ultimo mito di un secolo che si è estinto". E' questa quella 'ragione di più' - per citare il titolo di uno dei suoi brani più famosi - che la regista Elisa Fuksas indica all'AdnKronos per spiegare il perché di un lungometraggio, che non è un documentario né una biografia, su Ornella Vanoni, 'Senza Fine', che uscirà nelle sale il 24 febbraio dopo una serie di anteprime evento.

"Non l'avevo mai incontrata prima, conoscerla da vicino è impressionante e mai scontata, ma devo dire che parlando d'altro, dal sesso ai cani, ci siamo 'trovate' e ciò ha permesso di avere un rapporto mai scontato fra noi due", mai materno o filiale nonostante la differenza d'età", ovvero 87 anni la cantante e 41 anni la regista, figlia dell'architetto Massimiliano Fuksas, ma sempre conflittualmente complici, visti i caratteri forti di entrambe.

La Vanoni aveva visto un film diretto dalla Fuksas, 'L'Isola': "Lei ha creduto in me, mi ha dato la sua fiducia e questa è stata la premessa indispensabile per fare il film - spiega la regista al termine della presentazione al cinema 'Quattro Fontane' di Roma - E' davvero un mito, direi un mito 'intermittente', nel senso che alterna la 'bestia' del suo talento alla signorilità e al tempo stesso alla estrema sincerità della sua persona, priva di lati nascosti, di zone proibite: Ornella è davvero una donna senza veli e incarna la libertà e questo è il suo aspetto autenticamente rivoluzionario".

La scelta dei brani inseriti nel docufilm - da 'Senza Fine' che dà il titolo al lungometraggio a 'Eternità', da 'Una ragione di più' a 'Dettagli', da 'Un'ora sola ti vorrei' a 'L'appuntamento' e a 'Domani è un altro giorno', il brano in cui la grande interprete più si riconosce - sono stati tutti decisi dalla regista, che ha voluto "scegliere quelli che mi hanno sempre più emozionato", confessa.

Quanto alla sua presenza nel film, nel ruolo di sé stessa regista, "ho giocato ad essere io più attrice di lei, in modo da farla apparire totalmente spontanea, come in effetti lo è sempre, in ogni occasione".

Il primo a vedere il lavoro 'grezzo', girato alle terme di Castrocaro anche se inizialmente si era pensato a una sorta di 'road movie' e terminato a luglio a dunque appena in tempo, anzi "preso fuori tempo massimo", per la Mostra del Cinema di Venezia, è stato il regista Paolo Sorrentino; e dal premio Oscar è arrivata subito la sua 'benedizione', sentenziando che "questo film ha una sua forza".

(di Enzo Bonaiuto)

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