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Emergenza siccità, Patuanelli: "La situazione è delicata, oggi vertice ministeri"

20 giugno 2022 | 17.38
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E' allarme per agricoltura, Coldiretti chiede a Draghi stato di emergenza nei territori interessati e di avviare un grande piano nazionale per gli invasi. Allarme rosso in Piemonte per riduzione prelievi dal Po e Cirio cheide aiuto alla val d'Aosta.

Il Po a Pieve Porto Morone al confine tra le province di Piacenza e Pavia (Fotogramma)
Il Po a Pieve Porto Morone al confine tra le province di Piacenza e Pavia (Fotogramma)

L'emergenza siccità preoccupa sempre di più e il governo accelera per dare risposte anche al mondo agricolo che potrebbe rimanere a secco in molte zone, con la minaccia di una crisi agroalimentare per il nostro Paese. E il ministro dell'Agricoltura Stefano Patuanelli ha annunciato l'iniziativa di un vertice interministeriale. "Oggi ci sarà un importante incontro a livello di gabinetti di tutti i Ministeri coinvolti: Mipaaf, Mite, Mef, Affari Regionali. Poi ci aggiorneremo a livello politico, la situazione è delicata" ha ammesso il titolare del Mipaaf. Intanto in Piemonte è allarme rosso con il presidente Alberto Cirio per "le riduzioni del carico di prelievo sul Po" che chiede aiuto alla Val D'Aosta"perché i danni all’agricoltura rischiano di essere devastanti".

La Coldiretti spinge per un intervento del governo in tempi rapidi con il presidente della Ettore Prandini che ha chiesto "lo stato di emergenza nei territori interessati, tenuto conto del grave pregiudizio degli interessi nazionali” in una lettera inviata al Premeir Mario Draghi. Serve un "intervento del sistema della Protezione civile per coordinare tutti i soggetti coinvolti, Regioni interessate, Autorità di bacino e Consorzi di bonifica, e cooperare per una gestione unitaria del bilancio idrico".

Accanto a misure immediate per garantire l’approvvigionamento alimentare della popolazione, per Prandini “appare evidente l’urgenza di avviare un grande piano nazionale per gli invasi. Raccogliamo solo l’11% dell’acqua piovana e potremmo arrivare al 50% evitando così situazioni di crisi come quella che stiamo soffrendo anche quest’anno. Si tratta di emergenze sempre più ricorrenti con un costo negli ultimi 10 anni che supera i 10 miliardi di euro". "L’Italia ha bisogno di nuovi invasi a servizio dei cittadini e delle attività economiche, come quella agricola che in presenza di acqua potrebbe moltiplicare la capacità produttiva”.

Intanto il Po è ai livelli minimi storici. ''Il livello del Po è a -3,3 metri rispetto allo zero idrometrico più basso che a Ferragosto di un anno fa. La siccità colpisce i raccolti, dal riso al girasole, dal mais alla soia, ma anche le coltivazioni di grano e di altri cereali e foraggi per l’alimentazione degli animali, in un momento in cui è necessario garantire la piena produzione con la guerra in Ucraina''. E’ quanto emerge dall’ultimo monitoraggio della Coldiretti sulla preoccupante situazione del fiume al Ponte della Becca (Pavia).

"Oggi viene decretato l’allarme rosso, . afferma il presidente del Piemonte Alberto Cirio - lo avevamo ampiamente previsto, non si tratta per il momento di blocchi in via permanente ma di riduzioni del carico di prelievo sul Po", spiega Cirio che aggiunge: "oggi ho anche richiesto al presidente della Valle D’Aosta, così come era avvenuto in passato, di verificare la possibilità di un aiuto perché i danni all’agricoltura rischiano di essere devastanti". Segnali arrivano dal Comune di Chieri, sulla collina torinese, dove è stato vietato il prelievo ed il consumo di acqua potabile per tutti gli usi diversi da quello alimentare, domestico e sanitario.

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