Le nomine spettano all'azionista: ''se l'azionista di riferimento decidera' altrimenti, come si dice in questi giorni, ce ne faremo una ragione''. Cosi' l'ad di Enel Fulvio Conti nel corso di una conferenza stampa al termine della presentazione dei risultati 2013 in merito alla scadenza del suo mandato alla guida del gruppo energetico.
''Io concepisco il mio lavoro come un dovere oltre che come un piacere. Quindi -sottolinea Conti- continuero' ad immaginare che questo lavoro dovra' essere svolto fino all'ultimo giorno, presentandomi all'assemblea con un progetto, un piano che continua a sviluppare la forza relativa del nostro gruppo, le dimensioni di scala del nostro gruppo, la passione con cui questo nostro gruppo si confronta con centinaia di milioni di persone in termini di sostenibilita', di supporto, di innovazione, di coraggio imprenditoriale''.
Il bilancio che abbiamo illustrato oggi, rileva l'ad di Enel, ''fa emergere la forza relativa della nostra strategia'' e questo nonostante ''anni in cui abbiamo subito una forte recessione. Se fossimo rimasti nel nostro piccolo mercato italiano, avrei avuto piu' tempo per giocare a tennis, ma non non avremmo costruito una multinazionale con 60 milioni di clienti e presente in 40 paesi''.