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Borsa: energetici in affanno, Ftse Mib chiude in rosso

02 maggio 2019 | 18.19
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(Foto Ipa/Fotogramma)
(Foto Ipa/Fotogramma)

Chiusura sotto la parità per le borse europee il giorno dopo il meeting della Federal Reserve e nel giorno della riunione della Bank of England. Da entrambi gli appuntamenti è emerso che i tassi non torneranno a scendere: per quanto riguarda la Fed, il chairman Powell ha rilevato che il recente raffreddamento dei prezzi è riconducibile a fattori temporanei mentre da Londra Mark Carney ha ribadito (lo aveva già fatto nel 2015) che il mercato continua a sottostimare i futuri incrementi del costo del denaro.

Inoltre, l’istituto con sede a Threadneedle Street ha alzato la stima sulla crescita economica del primo trimestre dal +0,2% di febbraio allo 0,5%. La revisione è legata, riporta il comunicato della BoE, “a un incremento delle scorte maggiore delle attese” in vista dell’arrivo della Brexit. Si tratta di un rialzo stimato temporaneo, “e la crescita trimestrale è vista in rallentamento in quota 0,2% nel Q2”. Il cambio sterlina/dollaro segna un lieve calo a 1,3032 mentre l’incrocio eurodollaro passa di mano a 1,1180, -0,13% in entrambi i casi. Sul mercato dei titoli di Stato, spread Btp/Bund in lieve calo a 252,8 punti base (-0,86%).

A Milano il Ftse Mib si è fermato a 21.710,38 punti, -0,78% sul dato precedente, in scia della debolezza del comparto energetico: Eni ha perso l’1,21%, Tenaris il 2,87% e Saipem ha lasciato sul campo il 4,14%. Il future sul Brent perde il 2,9% a 70,09 dollari il barile dopo che ieri l’aggiornamento relativo gli stock statunitensi ha segnato un incremento di 9,9 milioni di barili, oltre sette volte gli 1,3 milioni stimati dagli analisti.

Vendite anche su Fiat Chrysler(-1,34%) in scia del calo messo a segno ad aprile dalle immatricolazioni statunitensi. Oggi la società guidata da Mike Manley ha annunciato di aver perfezionato la cessione di Magneti Marelli a CK Holdings, holding della giapponese Kalsonic Kansei per 5,8 miliardi di euro. A seguito dell’operazione, il Cda ha deliberato una distribuzione di un dividendo straordinario per 1,30 euro ad azione. Domani l’appuntamento è con i dati trimestrali del gruppo: Factset stima un fatturato di circa 25 miliardi di euro mentre Ebitda e Ebit in versione “adjusted” sono rispettivamente visti a 2,73 e 1,19 miliardi di euro. L’utile netto depurato della casa automobilistica guidata da Mike Manley è invece stimato in rosso del 27% a 0,74 miliardi di euro.

Tra i bancari, +0,39% di UniCredit, -0,38% di Banco BPM e -1,61% per BPER. Nel giorno in cui il Cda ha confermato Carlo Messina nelle cariche di Ceo e Consigliere delegato e Berenberg ha ridotto il giudizio a “sell”, Intesa Sanpaolo ha terminato con un -0,43%.

Sempre per quanto riguarda i giudizi arrivati oggi, e spostandoci tra i titoli legati al made in Italy, -3,83% per Brunello Cucinelli e -2,6% per Ferragamo dopo le bocciature arrivate da Jefferies. (in collaborazione con money.it)

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