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Energia: 15 start up per l'innovazione finaliste al Digital Energy

20 febbraio 2014 | 13.11
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C'è la start up per mettere in comune le micro-reti energetiche sul territorio e quella per l'albergo futurista pensato come un cubo di Rubik, nel segno della domotica e dell'autosufficienza; c'è l'app per prenotare sul proprio territorio le soste e le ricariche per i veicoli elettrici e il sistema informatico per il controllo e la gestione dei carichi elettrici e termici e l'ottimizzazione dei consumi. Sono queste alcune delle quindici start up (l'elenco completo su http://techgarage.eu/tg/techgarage-digital-energy/) selezionate nel corso del Digital Energy Tour, l'iniziativa promossa da Legambiente, Gse e Sviluppumbria per scovare in giro per l'Italia idee e progetti su smart grid e efficienza energetica

Tra le start up c'è anche il progetto di micro e nano generatori in grado di sostituire le batterie dei dispositivi mobili, perché capaci di trasformare le vibrazioni in energia elettrica, oppure il programma di fedeltà green per valorizzare i comportamenti virtuosi in termini d'impatto ambientale delle aziende e trasformarli in moneta virtuale. La finale dell'originale talent scout, il TechGarage, si è tenuta oggi a Terni, presso il Caos, Centro Arti e Opificio, nel corso della quale le 15 start up finaliste hanno presentato i loro progetti ad una platea di imprenditori, venture capitalist, operatori di istituti finanziari e di fondi di seed, amministratori pubblici e docenti universitari.

Il percorso di Digital Energy è iniziato nello scorso mese di ottobre con il tour del Barcamper, la mini-carovana che ha attraversato tutta la penisola alla ricerca di oltre 150 idee da trasformare in start up. Il progetto Digital Energy, ha avuto fra i destinatari ricercatori universitari, piccole e medie aziende che si muovono nel campo dell'innovazione. ''Il futuro dell'energia è in una generazione efficiente, rinnovabile e distribuita'', spiega Edoardo Zanchini, vicepresidente di Legambiente. ''Ma per rendere possibile la gestione di un modello diverso da quello che abbiamo conosciuto fino ad oggi, abbiamo bisogno di ricerca e di nuove idee". (segue)

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