"E' un Sanremo figlio dei tempi, di canzoni che hanno l'obbligo di piacere subito". A fare con l'Adnkronos una lucida analisi del festival di Sanremo 2016 è Enrico Ruggeri, che calcò per la prima volta il palco dell'Ariston nel 1980 e da allora è tornato 10 volte ed ha vinto due volte, una da solo con 'Mistero' (1993) ed un'altra in trio con Morandi e Tozzi ('Si può dare di più', 1999). (GUARDA LA VIDEOINTERVISTA)
"La differenza rispetto a quando ho iniziato io -dice Ruggeri, che a Sanremo porta un brano dal titolo 'Il primo amore non si scorda mai', ed è il secondo brano sanremese trasmesso dalle radio- è che tu avevi dei discografici che ti dicevano: se non ce la fai al quarto, quinto album molleremo il colpo. Oggi questi ragazzi non hanno tutto questo tempo, e quindi per forza di cose sono costretti a sperimentare meno, quindi loro sono i meno colpevoli di questa situazione".
Ruggeri non azzarda pronostici di vittoria, ma se proprio deve pensarci "credo che vincerà proprio uno di questi ragazzi -dice- più che altro mi auguro che faccia buon uso dell'esposizione che la vittoria gli darà".